Si è spento il padre del fingerlime italiano

Si è spento il padre del fingerlime italiano
Recentemente si è spento Marcello Cividini, fondatore e presidente del Consorzio Fingerlime. Ha studiato l'agrume, ne ha avviato la coltivazione in Italia e ha valorizzato il frutto anche attraverso prodotti trasformati. Di seguito il ricordo di Marco Battaglia, vicepresidente del Consorzio.

Marcello lascia un grande vuoto, la famiglia, gli amici e chiunque negli anni abbia avuto la fortuna di conoscerlo sentirà la sua mancanza.
Io dal mio canto ho perso molto più di un amico, è stato per me un padre, grande maestro di vita e di mestiere generoso, geniale, instancabile e potrei continuare ancora a lungo.
Se guardiamo al mondo dell’ortofrutta italiana, possiamo certamente dire, senza peccare di presunzione, che il “padre” del FingerLime italiano se n’è andato.
Ricordo ancora quando nessuno aveva mai sentito parlare di questo insolito frutto i suoi post in diversi blog, dove con grande passione e dovizia di particolari spiegava cos’era il fingerlime, come l’aveva scoperto, come utilizzarlo. Sembrava una strada tutta in salita quella che avrebbe portato poi allo “sbarco” in Italia del FingerLime, ma grazie allo spirito innovatore di Marcello che ha sempre sospinto tutte le sue azioni nel 2016 fondammo il Consorzio Fingerlime, con il sogno, poi trasformato in un obbiettivo concreto, di fare del tropicale frutto una coltivazione tutta italiana e di primissima qualità.
I risultati non tardarono ad arrivare, dopo i premi vinti al MacFrut che portarono al nostro palmares un oro e un argento rispettivamente nelle edizioni 2017 e 2018, oggi a poco meno di quattro anni dalla fondazione il consorzio conta 15 soci, produttori che costituiscono impianti per 5000 piante su una superficie di 10 ettari dislocati tra Lazio, Calabria e Sicilia.
L’innovazione è stata sempre decisiva nelle scelte di Marcello così l’idea di applicare in campo la tecnologia RFID, con la quale attraverso un TAG elettronico ogni pianta risulta “matricolata”, a tutto beneficio della tracciabilità e rintracciabilità di filiera in favore del consumatore.
Ma non finisce qui, lo studio, lo sviluppo di trasformati, semilavorati e derivati del Fingerlime ha portato alla nascita di prodotti come il Gulam, la crema spalmabile al FL che non c’era ma tanto altro è ancora in cantiere.
Tutto questo è l'eredità che Marcello ci ha consegnato, e io sento forte il dovere di continuare su questa strada per onorare il suo lavoro e realizzare il sogno condiviso.
Il Civis, così lo chiamavano gli amici, mancherà a tutti noi ma sono sicuro che ovunque sia non ci farà mancare il suo supporto.


Nella foto di apertura, Marcello Cividini durante il viaggio in Australia, più precisamente ad Alstonville, la città con cui è stata battezzata la prima varietà commerciale di FingerLime nel 1989 dalla presidente onoraria del Consorzio Fingerlime Judy Viola, la “madre” del fingerlime.