«Ortaggi per la IV gamma, un crollo»

Busillo: volumi giù di oltre il 50% nella Piana del Sele. Unaproa: frena tutta l'ortofrutta

«Ortaggi per la IV gamma, un crollo»
Un vero e proprio crollo per la produzione di baby leaf e ortaggi per la IV gamma nelle zone produttive più vocate, a partire dalla Piana del Sele: Unaproa, in un comunicato stampa, parla di curva negativa inarrestabile e perdite di volumi che vanno dal 35 al 40%, mentre Vito Busillo, presidente di Coldiretti Salerno e promotore dell’Igp per la rucola va oltre, denunciando un calo del 50-55% nelle ultime due settimane. “La chiusura definitiva di molti mercati esteri, insieme allo stop dell’Horeca e alla minore frequenza d’acquisto degli italiani che comprano meno prodotti per il fuori casa - spiega Busillo a Italiafruit News - ci sta colpendo duramente. Non abbiamo idea di come e quando usciremo da questa situazione”. Per questo Busillo si è fatto portavoce della richiesta di annullare il pagamento della Tari per le aziende agricole del Salernitano.


Vito Busillo

Nei giorni scorsi Unaproa ha effettuato un monitoraggio acquisendo dati dalle proprie Organizzazioni di Produttori: ne scaturisce una decisa flessione generale nella commercializzazione di tutte le produzioni ortofrutticole, nessuna esclusa. Per l’Unione, “frutta, orticoli freschi, funghi, orticole di prima gamma confezionata ed insalate pronte per l’uso sono in evidente calo rispetto alle forniture dello scorso anno di pari periodo”. 

Relativamente alla IV Gamma, Nielsen registra una perdita nel solo canale retail per il periodo Covid-19 (17 febbraio - 5 aprile) del 7%, a cui vanno però aggiunti i blocchi di estero e food service.
 

Felice Poli

Ulteriori danni, per Unaproa, sono prevedibili da recessione economica e mancanza di liquidità, che incideranno negativamente sui consumi e su molte aziende del settore. Lo scenario futuro pare quindi fortemente incerto, con un probabile disallineamento del rapporto offerta-domanda che genererà surplus produttivi non assorbibili dal mercato. In questo scenario emerge forte la preoccupazione dei produttori, e di Unaproa stessa, che vedono a rischio non solo margini già ridotti ma in maniera ancor più grave la sussistenza di realtà di eccellenza.
 
“Senza un forte e coraggioso intervento da parte delle Istituzioni, a tutti i livelli, sia centrali che regionali - dichiara Felice Poli, che di Unaproa è il legale rappresentante - non vi sarà alcuna prospettiva. Abbiamo richiesto a gran voce tale disponibilità alle istituzioni auspicando a breve una fase di concretezza che il settore attende senza ulteriori indugi”.

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