«Fragole, la Spagna ha ormai terminato la campagna»

Il punto con Carmela Suriano: buone prospettive per le aziende italiane

«Fragole, la Spagna ha ormai terminato la campagna»
Nella seconda parte di marzo i produttori di fragole del Sud Italia se la sono vista davvero brutta. La pressante concorrenza spagnola e la perdita di alcune fasce di clienti (Horeca ed ambulanti), dettata dal coronavirus, aveva generato grande preoccupazione all’interno del settore con molte aziende che pensavano addirittura di abbandonare del tutto le raccolte per i prezzi indecorosi. 

Per fortuna, la situazione commerciale si è poi ristabilita da inizio aprile grazie a diversi fattori concomitanti, quali il prorompente sviluppo dell’epidemia di coronavirus in Spagna, che ha causato problematiche nel reperimento dei braccianti agricoli esteri, il rallentamento delle raccolte nel Sud Italia per il ritorno di freddo di fine marzo e l’arrivo della Pasqua, da sempre periodo di picco dei consumi di fragole in tutta Europa.

“Il miglioramento dei prezzi è dipeso in larga parte dalla netta contrazione dell’offerta spagnola che si è verificata negli ultimi quindici giorni”, spiega a Italiafruit News Carmela Suriano, imprenditrice lucana, Ceo dell’Op Terra della Luce nonché fondatrice del Club Candonga.



“Anche questa settimana, dalla Spagna sta continuando ad arrivare poca merce e credo quindi che la loro campagna fragolicola sia ormai in dirittura d’arrivo. L’offerta contenuta è legata anche al fatto che i nostri colleghi spagnoli quest’anno hanno avuto gravi problemi per la qualità di parte del materiale vivaistico della varietà Fortuna”.

“Nelle ultime settimane, inoltre, nella zona di Huelva sono stati abbandonati moltissimi impianti di fragole a causa della carenza di manodopera estera in arrivo dal Marocco e dall’Est Europa. Tanti produttori hanno quindi preferito portare avanti le raccolte di berries (lamponi, mirtilli e more), più remunerativi rispetto alla fragola”.

La produzione spagnola, come previsto dall’esperta, si dovrebbe quindi attestare su volumi limitati anche nella seconda parte di questo mese di aprile. Una condizione che, meteo permettendo, potrebbe essere favorevole per le aziende meridionali. “Noi produttori del Sud speriamo di poter riuscire a terminare nel miglior modo possibile quest’annata, così complicata. Sarebbe un bene - conclude Suriano - per l’intera fragolicoltura, comparto che riveste un ruolo di primaria rilevanza per l’economia agricola del meridione”.

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