Coronavirus, la corsa alle scorte rallenta

Alla settimana 10 l’LCC smorza il trend in tutti i reparti, a parte uno

Coronavirus, la corsa alle scorte rallenta
Nella decima settimana del 2020, quella in conclusione l’8 marzo, la dinamica delle vendite del Largo Consumo Confezionato (LCC) nella Gdo italiana legata al coronavirus mostra un rallentamento rispetto alla settimana precedente.

Dall’eclatante balzo tra il trend medio delle settimane dalla 5 alla 8 (+3,5%) e quella della week 9 (+16,8%), nella settimana 10 l’LCC performa sempre positivamente, ma in minor misura (+14,2%). La riduzione della spinta è evidente in tutti i reparti (Drogheria Alimentare, Bevande, Cura Persona, Cura Casa, Freddo, Ortofrutta e Pet Care) a parte nel Fresco, in cui la crescita aumenta ancora (dal 12,1% della week 9 al +14,4% della week 10).

La peculiarità per l’ortofrutta è che il rallentamento risulta il minore tra tutti i reparti, con un trend ancora del +10,9%. Sembra, quindi, che il cliente della Gdo stia già ritarando gli acquisti, spostandosi un po’ di più verso i prodotti a shelf life più limitata (Fresco e Ortofrutta). Tra tutti i reparti, il best performer risulta il freddo con il +16,9% nella week 10, mentre il last performer si conferma ancora il Pet Care.



Queste le macro evidenze del nuovo “Quick Service” di Agroter, per l’analisi settimanale delle vendite e delle abitudini di consumo sull’ortofrutta, messo a punto dal Monitor Ortofrutta in partnership con IRI e Toluna, per dare agli operatori il polso di un mercato di difficile interpretazione con gli strumenti classici. Per maggiori informazioni sul servizio clicca qui. Un servizio esso stesso in aggiornamento continuo tanto che i dati vengono riprocessati settimana dopo settimana, perfezionandoli continuamente, da cui i piccoli scostamenti che troverete confrontando i dati del grafico sottostante rispetto a quelli riportati per la settimana 9 nella news precedente (clicca qui per leggere la news).
 
Lo strumento dà poi la possibilità di approfondire i dettagli per le diverse famiglie, rilevando che il rallentamento ha coinvolto la maggior parte delle stesse. Alcune, però, registrano trend in controtendenza rispetto alla media e alla settimana precedente o al periodo precedente.

Alcuni esempi per l’ortofrutta sono:
  • le fragole, che fino alla week 9 guadagnavano quote, ma nella week 10 cominciano a perdere terreno (-12%);
  • mele e arance, invece, nella week 10 (+20%) migliorano la performance rispetto alla week 9 già positiva, ma le arance fino alla week 8 erano in difficoltà;
  • anche le patate mantengono una performance positiva in modo eclatante (nell’ordine del +30%) anche se leggermente affievolita rispetto alla week 9.

Infine, dando uno sguardo agli altri reparti si può notare:
  • il trend dei legumi secchi, ancora molto positivo (+60% nella week 10), ma in rallentamento (+100% nella week 9), come era prevedibile;
  • la frutta secca, con e senza guscio, che migliora decisamente la performance rispetto alla week 9. Qui si può azzardare l’effetto dell’incremento delle preparazioni casalinghe;
  • le pizze e le basi fresche migliorano i trend, a conferma della forte tendenza verso l’home-made.

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