«Aumento dei prezzi in vista»

Di Pisa (Fedagro): grossisti in prima linea, ma l'importanza del ruolo non viene riconosciuta

«Aumento dei prezzi in vista»
“E’ probabile che assisteremo a un aumento dei prezzi, ce lo aspettiamo per la mancanza di manodopera, e quindi di prodotto, che interesserà sia il nostro Paese, soprattutto a Mezzogiorno, sia la Spagna”. La previsione è di Valentino Di Pisa, presidente di Fedagromercati-Confcommercio, che sta seguendo da vicino l’evoluzione della situazione nei Centri agroalimentari, strutture in prima linea nell’affrontare lo "tsunami" Coronavirus“Martedì abbiamo fatto una Cda in conference - spiega - dal quale è emerso che si registra un calo di vendite a macchia di leopardo con zone più colpite, come la Lombardia e il Veneto, e altre che hanno risentito meno della situazione. Chi ha tra i propri clienti l’Horeca, sta risentendo molto della situazione attuale”. 



Nei Mercati italiani, aggiunge Di Pisa (foto sopra), le aziende pongono grande attenzione nell’applicare le normative di sicurezza richieste dal Governo: “Il nostro mondo non si è fatto trovare impreparato: dalle mascherine ai guanti, per arrivare allo smart working - con grande turnazione dei dipendenti, soprattutto quelli più a rischio - nulla viene lasciato al caso. La sanificazione è continua, mentre in realtà come Genova e Cagliari è prevista la misurazione della temperatura corporea agli ingressi”. 



Il presidente di Fedagro ringrazia imprenditori e collaboratori che operano nei Centri agroalimentari per il lavoro svolto e l’impegno profuso. E si toglie un sassolino dalla scarpa: “Siamo fondamentali per contenere questo periodo di crisi che perdura ed è più lungo del previsto; lavoriamo sodo, in sinergia con categorie altrettanto valorose come quella dei trasportatori, per garantire generi di prima necessità senza disservizi, ma la nostra fondamentale funzione pubblica è poco considerata: nessuno, dalla politica in giù, che abbia detto grazie a chi si alza alle 2 di notte per andare a lavorare, nonostante tutto, con l'obiettivo di garantire l'arrivo del cibo sulle tavole degli italiani”. 

Infine una battuta sul Decreto Legge “Cura Italia”: “E’ un primo passo - commenta Di Pisa - ma serve di più, a partire da una ingente liquidità al sistema delle imprese e da mirati interventi fiscali, nell'ottica di assicurare certezze a imprese e consumatori”.

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