Mercato di Palermo nel caos

Tensione e sputi, cancelli chiusi anzitempo. Argano: una guerra. Di Pisa: situazione assurda

Mercato di Palermo nel caos
Mercato ortofrutticolo di Palermo nel caos: stand presi d'assalto, momenti di tensione e chiusura anticipata della struttura all'indomani della riapertura dopo la sanificazione di lunedì. La presenza di due pattuglie della polizia municipale e sei vigilanti incaricati di far rispettare la normativa di sicurezza nazionale non è bastata a mantenere l’ordine, a fronte di una maxi affluenza di persone ma, anche, della mancanza di dotazione dei necessari strumenti di sicurezza (mascherine e guanti) da parte degli operatori addetti al carico e scarico di merci. La presenza di vari abusivi ha peggiorato una situazione già fuori controllo.

Tra spintoni e sputi rivolti agli agenti di polizia municipale, si è arrivati così, alle 7 circa, alla chiusura anticipata del Mercato da parte dei vigili urbani che nel frattempo hanno ricevuto il supporto di altre pattuglie. Sconfortato il presidente provinciale degli ambulanti Fedagro, Alberto Argano, che nel weekend aveva lavorato - a distanza - con i colleghi per implementare il piano di sicurezza imposto dal Comune: “Tra i cittadini serpeggia la fobia di rimanere senza alimenti - dice - e siamo arrivati all’impensabile. Forse è meglio chiudere tutto e mangiare… scatolette”.



Il regolare funzionamento, ora, è in discussione: “Senza la presenza di un cospicuo contingente di forze dell’ordine non riusciamo a scaricare la merce e quindi lavorare”, afferma. “Ci sentiamo in stato di guerra...”.

La decisione di riaprire era stata presa dopo la sanificazione straordinaria dei locali di lunedì e in considerazione del fatto che - afferma il Comune - “è stato garantito un numero sufficiente di personale di portineria, guardie giurate e personale della Polizia municipale, con la collaborazione dei concessionari circa l'organizzazione del lavoro per il rispetto delle prescrizioni vigenti contro il contagio da coronavirus soprattutto in materia di assembramenti, distanza interpersonale e precauzioni igieniche".



Ma ora il futuro incerto. "Garantire alla città l'approvvigionamento alimentare è indispensabile - ha detto il sindaco Orlando - ma altrettanto indispensabile è l'assoluta rigidità del rispetto di protocolli di igiene e sicurezza, che tutelano la salute di tutti e la salubrità degli alimenti.

Preoccupato il presidente nazionale di Fedagro Confcommercio, Valentino Di Pisa, che punta idealmente l’indice nei confronti dell’amministrazione comunale: “Non si può pensare di chiudere un Mercato all'ingrosso che, ricordiamolo, svolge una funzione pubblica, è assurdo essere arrivati a questi estremi, segno evidente di una incapacità di controllare e organizzare gli accessi. Sostengo in pieno l’azione del collega Argano”. Possibili soluzioni? “Valutare di differire l’orario di scarico da quello degli acquisti per diminuire la pressione. E’ una proposta che sarà sottoposta al Comune di Palermo quanto prima”.

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