«Preoccupati per il crollo di export e turismo»

Righetti (Gr Frutta): notiamo pregiudizi, non razionali, nei confronti dell'Italia

«Preoccupati per il crollo di export e turismo»
"La psicosi da coronavirus ha già provocato danni evidenti al settore ortofrutticolo italiano, soprattutto sul fronte dell'export. Ma ci fa ancora più paura ciò che potrà succedere tra diverse settimane nel periodo pre-pasquale". Ad affermarlo a Italiafruit News è Roberto Righetti, titolare della Gr Frutta srl, importante azienda di commercio all'ingrosso che opera nel Centro agroalimentare di Verona. 

"Noi grossisti del Veronese - dice - stiamo già cominciando a sentire gli effetti negativi collegati al crollo del turismo nel Lago di Garda e delle zone termali venete. Ho sentito, negli ultimi giorni, anche le prime lamentele di operatori dell'Horeca del Trentino-Alto Adige, regione che, in questo momento, sarebbe ancora in piena stagione sciistica". 

Un albergatore trentino, cliente della Gr Frutta, ha dovuto addirittura organizzare il viaggio di ritorno per un gruppo di turisti belgi, facendo arrivare un autobus dal Belgio. "I turisti non volevano né un mezzo né un autista italiano, per la paura di contrarre il coronavirus - evidenzia l'imprenditore veronese - Questo ci può fare capire a che livello, elevatissimo, sia arrivata la psicosi nei confronti dell'Italia. Siamo molto preoccupati per le prossime settimane in vista della Pasqua, quando solitamente si riescono a fare ottimi affari grazie all’arrivo nel Nord Est di turisti esteri con elevata capacità di spesa".



“Nel frattempo, lo scoppio dell'epidemia in soli 10 giorni ci ha causato - aggiunge - una visibile contrazione degli ordini di frutta e verdura da parte di clienti europei, come la Francia, l'Austria, la Bosnia e l'Ungheria. Probabilmente i media esteri hanno fatto una comunicazione errata, dando all'Italia e ai nostri prodotti ortofrutticoli una immagine negativa, senza una giustificazione di fondo. Gli europei si sono fatti così una idea completamente sbagliata delle produzioni locali. E ancora adesso vi è dunque un pregiudizio, non razionale, sui nostri prodotti”.

Ieri, nonostante la situazione di emergenza, il mercato del lunedì è stato tutto sommato soddisfacente per la Gr Frutta. "Lunedì è sempre una delle giornate migliori per il Centro agroalimentare di Verona. Il problema, ora, sta nel prosieguo della settimana. Credo infatti che i prossimi giorni saranno molto sottotono, come già accaduto la scorsa settimana". 

"A mio avviso, i media dovrebbero iniziare a parlare di coronavirus cercando di non terrorizzare le persone - suggerisce Righetti - Tra qualche settimana sarà il momento clou di fragole, asparagi e di altre primizie, poi arriveranno albicocche, pesche, meloni e angurie: speriamo che la paura della gente possa attenuarsi, altrimenti sarà un disastro per l'intero settore nazionale”.
 
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