Al via il reato di agropirateria

Approvato il Disegno di legge sugli illeciti agroalimentari. Giro di vite sulle pene

Al via il reato di agropirateria
Il reato di agropirateria è legge: le irregolarità nell’uso dei prodotti fitosanitari in campo, le alterazioni nella conservazione o nell'origine dei prodotti - tanto per fare alcuni esempi - saranno puniti con pene più severe. Ieri sera, infatti, il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge sugli illeciti agro-alimentari proposto dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, e dalla titolare dell'Agricoltura, Teresa Bellanova. Un testo che punta a tutelare il "patrimonio agroalimentare".

L'articolo 439 del Codice penale, per esempio, viene cambiato così: "Chiunque avvelena acque o alimenti è punito con la reclusione non inferiore a anni quindici. Se dal fatto deriva la morte di alcuno, si applica la pena dell'ergastolo".

Anche l'articolo 440 - che punisce il commercio di alimenti contraffatti - è soggetto a modifiche importanti. Ecco come è formulato il nuovo testo: "Chiunque produce, importa, esporta, spedisce in transito, introduce in custodia temporanea o in deposito doganale, trasporta, detiene per il commercio, commercializza, somministra, vende o distribuisce alimenti non sicuri, pregiudizievoli per la salute o inadatti al consumo umano, ovvero contraffatti o adulterati, ponendo concretamente in pericolo la salute pubblica nella consumazione del prodotto, è punito con la reclusione da due ad otto anni".

Pene pesanti sono poi previste per chi pregiudica la sicurezza dei consumatori e per chi si macchia di frodi in commercio. Per esempio chi indica origine, qualità e quantità diverse da quelle dichiarate rischia la reclusione da quattro mesi a due anni e una la multa fino a 10.000 euro. Per la falsificazione di prodotti Dop o Igp, invece, si rischia  la reclusione da uno a quattro anni e con la multa da 10.000 a 50.000 euro.

Costituiscono aggravanti se i fatti vengono commessi con false dichiarazioni all'organismo di vigilanza; se l'alimento è falsamente presentato come biologico o se i prodotti sono destinati alla Gdo o al commercio all'ingrosso.



Come anticipato, all'articolo 517 del Codice penale si introduce il reato di Agropirateria: chi organizza un'attività per commettere sistematicamente
frodi in commercio di prodotti alimentari, vendita di alimenti con segni mendaci e contraffazione di alimenti a denominazione protetta, è punito con la reclusione da tre a sette anni e con la multa da 20.000 a 100.000 euro.



Con il provvedimento si rafforzano gli strumenti normativi contro illeciti agroalimentari: frodi, contraffazioni e agropiraterie. “Il falso Made in Italy - ricorda la ministra Bellanova - costa al nostro Paese 100 miliardi di euro l’anno, contro i circa 42 di export dei prodotti autentici. Un vero e proprio furto di identità che danneggia i nostri produttori, mina la salute dei consumatori, ingannandoli, rischia di incrinare la reputazione del Paese. Con questo testo che prende le mosse da una proposta della Commissione Caselli, si garantisce l’effettiva tutela dei prodotti alimentari, si rielabora il sistema delle sanzioni, si amplia la sfera delle tutele. Non a caso fin dal mio insediamento al Ministero ho sostenuto la necessita di rafforzare ulteriormente il sistema di controlli che già oggi ci pone fra i migliori al mondo per poter tutelare di più e meglio le nostre indicazioni geografiche e i nostri marchi e sconfiggere la concorrenza sleale che avvelena le filiere e produce distorsioni inaccettabili di mercato. Per questo un grazie a Giancarlo Caselli e a tutti i componenti dell’Osservatorio Agromafie che con il loro lavoro hanno contribuito in modo determinante alla definizione delle nuove norme”.

Copyright 2020 Italiafruit News