Fragole in Gdo, Italia vs estero

Un 2019 positivo per il frutto nazionale, che performa meglio di quello importato

Fragole in Gdo, Italia vs estero
Crescono le vendite di fragole italiane in Gdo, con San Valentino che dà sprint al prodotto, tra confezioni a forma di cuore e claim che richiamano alla festa degli innamorati. Ma in questo periodo la produzione italiana di fragole è ancora limitata, interessante quindi capire come l'import del frutto cambi mese dopo mese e quale sia la risposta del prodotto italiano.

Iniziamo col dire che se il 2020 continuasse come il 2019, allora saremmo sulla buona strada: nell’anno appena conclusosi le fragole presentano una buona performance a valore (+5,7%) e ottima a volume (+8,5%). L’unico neo è rappresentato dalla flessione dei prezzi medi di qualche punto percentuale. Ma le note positive non finiscono qui. Infatti, va sottolineato come le fragole italiane siano quelle che maggiormente contribuiscono alla crescita, mostrando dei trend decisamente migliori rispetto a quelli alle fragole estere, seppur positivi. Rimane un’elevata presenza di prodotto estero, principalmente spagnolo, nel primo trimestre dell’anno in cui occupa la metà dei volumi acquistati nella Gdo. Ma, come sappiamo, questo dipende dalla voglia dei clienti di questo prodotto, in un periodo in cui la disponibilità nazionale è ancora modesta, anche se in crescita negli ultimi anni.

Il 2019 è un anno positivo per la vendita di fragole negli ipermercati e supermercati italiani: rispetto a una debole crescita nei consumi di frutta (+0,4% a volume), le fragole spolverano un buon +8,5%, sempre a volume. Mentre a valore guadagnano 5,7 punti, quando la frutta ne perde 0,9. Tuttavia, i trend positivi delle fragole evidenziano una perdita di valore, che consiste in una variazione negativa di 2,8 punti percentuali dei prezzi medi (€/kg) concentrata nei mesi di aprile, maggio e giugno.


 
In questi tre mesi, infatti, viene consumato il 65% delle fragole nella Gdo, e nel trimestre in esame si rileva una flessione di prezzi medi di alcuni punti percentuali, soprattutto ad aprile (-10 punti). Invece a marzo, in cui viene acquistato oltre il 20% delle fragole, i prezzi medi salgono di 5 punti percentuali, ma non bastano a colmare le perdita dei mesi a seguire.
 


Analizzando i trend nei singoli mesi dell’anno, si nota come le variazioni più importanti per il 2019 si concentrino a marzo (+27% a valore e +22% a volume), mese in cui si impennano storicamente i consumi di fragole, e a giugno (+55% a valore e +58% a volume) che è il mese, invece, in cui i consumi cominciano a flettere diminuendo di quota nell’anno (la quota infatti passa al 9% per il 2019). In questo mese le fragole lasciano il posto, nei consumi, ad altri frutti da acquisto d’impulso e prettamente estivi.
È evidente, a giugno, l’influenza dell’allungamento della campagna per alcune varietà o l’inserimento di altre disponibili maggiormente in quel mese rispetto al 2018.

Tuttavia, nella pancia della campagna fragole (aprile e maggio, in cui si consumano oltre il 50% delle fragole di un anno) i trend sono negativi, o debolmente positivi, e si rileva una flessione della quota consumata rispetto al 2018. All’opposto, come ci si poteva aspettare dai trend positivi, a marzo e giugno 2019 le quote dello scorso anno sono superiori rispetto al 2018.
Ad influire sulle performance della famiglia di prodotto è sicuramente la provenienza. In media nel 2019 è stato acquistato il 30% delle fragole provenienti dall’estero, principalmente – come sappiamo – dalla Spagna. La quota è in flessione di un punto dal 2018, in cui si attestava al 31% a volume. Analizzando i singoli mesi, si può notare come la quota del prodotto estero sia alta ad inizio anno, quando il prodotto italiano ancora non è esploso. Da gennaio a marzo, infatti, le fragole estere valgono il 50% dei volumi.


 
In sintesi, l'ultima campagna fragole nazionale è stata positiva, visto che nei 12 mesi aumentano del +12% a volume, rispetto ad un solo +3% per le fragole estere. Il risultato complessivo è legato principalmente ai mesi di alto consumo, quindi quelli primaverili ed in particolare da aprile e giugno, in cui viene consumata la maggior parte delle fragole dell’anno ed il prodotto italiano ha performance decisamente migliori rispetto a quello estero.


 
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