Le arance cedono il passo alle clementine spagnole

A sottolineare il cambio di tendenza il grossista Fratelli L’Amante

Le arance cedono il passo alle clementine spagnole
“Tra arance e clementine, i consumatori non hanno dubbi e scelgono le seconde. Il prodotto italiano però non basta e dobbiamo affidarci alle clementine spagnole”. E’ il commento che arriva da Danilo Iacozza, commerciale dell’azienda latina Fratelli L’amante, che da anni commercializza agrumi sui principali mercati italiani e nelle catene della grande distribuzione.


Le clementine di provenienza spagnola

A parità di prezzo, i consumatori scelgono le clementine
“Sono stati gli stessi consumatori a determinare questa situazione – assicura Iacozza – perché preferiscono le clementine rispetto ad altri agrumi. Di anno in anno, il consumo e le vendite delle arance sono calati notevolmente e alla base c’è probabilmente una questione di facilità di consumo. Quando i consumatori trovano le clementine allo stesso prezzo delle arance, tendono a preferire le prime perché sono più facili da consumare: la loro buccia è più sottile e il gusto tendenzialmente più dolce. Se vendiamo arance oggi, sono solo di piccola pezzatura e finiscono quasi tutte nelle macchine dei distributori”. 
“E questi comportamenti si riflettono anche sulle vendite - aggiunge il commerciale – bastano le percentuali per far capire la situazione: nella nostra azienda la vendita di arance è pari al 10%, a determinare il resto del fatturato sono le clementine. Forse con le arance tardive riusciremo a risollevare di un po’ le vendite ma la tendenza generale è quella di abbandonare gradualmente il prodotto arancia”.


Le arance Navel commercializzate dai Fratelli L'Amante

La diffusione delle clementine spagnole
Iacozza ha poi spiegato a Italiafruit i motivi che hanno determinato la diffusione delle clementine spagnole: “Non è un problema di qualità dei prodotti italiani, che sono sicuramente ottimi, ma di quantità: le clementine italiane scarseggiano e riusciamo a venderle solo per un periodo limitato. Per esempio quest’anno abbiamo iniziato a settembre con le clementine spagnole, per poi introdurre il prodotto italiano a dicembre e tornare adesso a quello spagnolo”.
“Finchè è disponibile il prodotto italiano ci riforniamo da Calabria e Puglia, principalmente da produttori di Corigliano e Palagiano. Il prodotto spagnolo invece ci arriva dalla città spagnola di Murcia per quanto riguarda la varietà Hernandina e da quella portoghese Huelva per la varietà Tango gold. Oltre alle clementine, commercializziamo anche arance Navel: per la maggior parte utilizziamo prodotto italiano che proviene da Palagiano ma anche arance tardive spagnole come le varietà Valencia e Powell. In generale, ci impegniamo sempre ad acquistare prodotti validi e ad offrire ai nostri clienti una continuità di prodotti durante tutto l’arco dell’anno”. 


Lo stabilimento dell'azienda

Brand e packaging 
Il marchio di Fratelli L’Amante si ritrova su tutti i prodotti commercializzati dall’azienda.
 “Teniamo molto alla fase di confezionamento dei nostri prodotti – aggiunge Iacozza – ci sembra un buon metodo per garantire la qualità dalla raccolta alla vendita. Possiamo contare su un magazzino da tremila metri quadrati, oltre ad un piazzale di smistamento di settemila metri quadrati. Attualmente abbiam due brand, quello storico di ‘Dolce miele’ riportato su un bollino azzurro, mentre stiamo provando a lanciare anche quello ‘Sitrus’”.

Vendite in tutta Italia entro 24h
Considerate le vendite sui mercati all’ingrosso e alla Grande distribuzione, i prodotti dei Fratelli L’Amante sono capillarmente diffusi in tutta Italia.
“Circa il 70% delle nostre vendite avviene nei mercati all’ingrosso – sottolinea Iacozza – e tra quelli serviti ci sono Milano, Bergamo, Brescia, Padova, Bologna, Roma, Savona e Genova. La restante parte dei nostri commerci, avviene con la Gdo, principalmente con le catene Conad, Alì e Lando. Vendiamo qualche prodotto anche all’estero ma in maniera molto residuale”.
“La forza dei nostri prodotti è la freschezza garantita da cicli di confezionamento e distribuzione brevissimi – conclude – soprattutto perché lavoriamo solo prodotto a foglia  e per questo escludiamo lo stoccaggio a lungo termine. I prodotti raccolti, vengono inviati subito alla distribuzione: si parla di 24 ore per il prodotto italiano e 48 per quello estero”.

Copyright 2020 Italiafruit News