Francia: porti in sciopero, export di mele a picco

La testimonianza dell'azienda Blue Whale: persi 150mila euro in un mese

Francia: porti in sciopero, export di mele a picco
Export di mele danneggiato dai continui scioperi dei porti contro il governo. E’ quanto sta succedendo in Francia, dove le spedizioni di frutta nel corso dell'ultimo mese sono scese vistosamente proprio a causa del blocco degli scali di Calais, Dunkerque, Le Havre, Rouen, Nantes-Saint-Nazaire, La Rochelle e Marsiglia.

Come riporta il quotidiano Ladepeche.fr, la nota azienda Blue Whale - che ogni anno distribuisce i tre quarti della sua produzione di mele all’estero - sta vivendo sulla propria pelle le gravi difficoltà a procedere con l'invio dei container verso i mercati dell'oltremare, subendo perdite, ritardi nelle forniture e costi aggiuntivi per trasportare i frutti nei porti di altri Paesi (Italia, Spagna, Belgio, ecc.). 

"Ogni anno siamo abituati a gestire i problemi tecnici o meteorologici che bloccano le nostre navi: questo fa parte del rischio di esportazione - ha dichiarato Christophe Belloc, presidente di Blue Whale al quotidiano d’oltralpe - Di solito, però, quando c'era una settimana di sciopero, riuscivamo a compensare con quella successiva". 

“Il problema è che le prime navi sono state cancellate a metà dicembre e i nostri clienti hanno annullato i loro ordini. Tra i carichi rimasti nei terminal e i trasferimenti delle nostre merci verso altri porti europei, abbiamo perso 150mila euro in un mese", ha sottolineato Belloc.

A essere colpite - scrive Ladepeche.fr - sono state anche le pere che Blue Whale esporta mercato degli Stati Uniti. Circa 60 tonnellate sono infatti rimaste bloccate nello scalo di Le Havre, l’unico porto francese autorizzato dalle dogane statunitensi ad esportare frutta negli Usa.

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