Uva da tavola d'importazione, buona richiesta e prezzi alti

Generalfrutta: «I prodotti di Sudafrica e Perù oscillano dai 3 ai 5 euro il chilo»

Uva da tavola d'importazione, buona richiesta e prezzi alti
Momento positivo per le uve da tavola senza semi d'importazione. Nei mercati all'ingrosso del Nord Italia si registra infatti una buona domanda, specie per le produzioni di alta qualità di Sudafrica e Perù, che arrivano a spuntare punte di cinque euro il chilo

"In queste settimane, il mercato dell'uva è caratterizzato da prezzi più alti rispetto all'anno precedente, dovuti ai minori volumi disponibili dell’annata", spiega a Italiafruit News Filippo Guandalini, commerciale della Generalfrutta Srl, azienda grossista del Centro Agroalimentare di Verona che ha avviato la distribuzione delle produzioni dell'Emisfero Sud poco prima di Natale. 



"In questa prima parte di campagna di controstagione - prosegue - abbiamo registrato vendite di livello intermedio. Per essere più chiari, non stiamo stravendendo, ma la richiesta sta rimanendo buona".

Specializzata nell'offerta di prodotti ortofrutticoli di fascia alta, l'azienda veronese ha in assortimento una vasta gamma di varietà senza semi bianche, rosse e nere, originarie da Sudafrica (Prime, Starlight, Melody, ecc.) e Perù, che oscillano da un minimo di tre euro il chilo a un massimo di cinque euro il chilo.



"La raccolta in Sudafrica e Perù proseguirà sino a fine aprile - sottolinea ancora Guandalini - Per entrambe le provenienze, la qualità è ottima con le produzioni peruviane che spiccano sul fronte della dolcezza e dei dettagli nella lavorazione. La distribuzione riguarda prevalentemente il mercato nazionale - conclude - Solo una piccola parte dei volumi vengono destinati all'estero, arrivando in Germania e nei Paesi dell'Est Europa".

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