Orticoltura tecnica in campo, partenza col botto

Tra prove e approfondimenti tanti operatori, anche dall'estero, alla rassegna mantovana

Orticoltura tecnica in campo, partenza col botto
Rilanciare la sfida della competitività con l'innovazione. Che sia tecnologica, varietale, agronomica, poco importa: ieri nella giornata inaugurale di Orticoltura tecnica in campo si respirava voglia di riscatto. Operatori determinati a conoscere e a toccare con mano le ultime soluzioni per migliorare rese e qualità delle produzioni orticole.



E chi ha partecipato alla prima giornata della rassegna promossa da Ferrari Costruzioni Meccaniche e Idromeccanica Lucchini non è certo rimasto deluso. Cinquanta le aziende che hanno animato gli spazi della kermesse, poi prove in campo e una sessione pomeridiana dedicata all'approfondimento di alcune tematiche cruciali per il comparto: serre semi-chiuse, digitalizzazione, le nuove frontiere della pacciamatura, lo sviluppo del biologico, l'automazione.



Notevole la presenza nella giornata di apertura di Orticoltura tecnica in campo. Tanti visitatori anche dall'estero (Russia, Moldavia, Finlandia, Estremo Oriente...) a significare l'interesse che la manifestazione - giunta all'edizione numero 17 - suscita in un pubblico internazionale. D'altronde le due aziende promotrici sono fortemente vocate all'export, dove realizzano importanti quote del loro fatturato.



Oggi e domani si replica, con un programma che si snoda tra prove in campo e nuove sessioni di approfondimento (clicca qui per leggerlo).

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