Mdd, dati e trend dei retailer

Da Coop a Conad, da Selex a VéGé i numeri aggiornati. Ortofrutta centrale

Mdd, dati e trend dei retailer
Scatta Marca by Bolognafiere e i big della distribuzione “danno i numeri”. Alla vigilia dell’inizio del Salone bolognese alcuni dei maggiori retailer hanno diffuso gli ultimi dati relativi alla Mdd. Che evidenziano crescite generalizzate e ribadiscono l’importanza dell’ortofrutta per il "segmento".

Mdd etica e “sostenibile” per Coop Italia
Il prodotto a marchio Coop si articola oggi in 10 linee per un totale di 4.500 prodotti di cui oltre 100 lanciati nel 2019. Trasparenza, eticità della filiera, alta qualità e convenienza (in media -30% rispetto ai corrispondenti prodotti di marca) sono i capisaldi della Mdd. “I nostri dati continuano a essere positivi e complessivamente la quota del nostro prodotto supera il 30% con un fatturato di circa 3 miliardi di euro, di cui il 40% provienente da filiere a completa tracciabilità, un unicum in Italia - dice Maura Latini amministratore delegato Coop Italia – Continuano a dare ottimi risultati le linee storiche ViviVerde (il bio e l’ecologico), FiorFiore (l’eccellenza gastronomica) e BeneSì (i prodotti salutistici) che crescono a due cifre; come buoni risultati sta dando la nuova linea Origine (tracciabilità totale della filiera)”.  



L’innovazione dei prodotti e delle linee va di pari passo con la scelta di rafforzare l’ecosostenibilità. La partecipazione al “Bando per la Prevenzione 2019” promosso da Conai ha fatto conquistare a Coop due premi speciali e altri 18 riconoscimenti in varie categorie riferiti a prodotti sui quali si è intervenuti in ottica di economia circolare, riciclo, eco-design e riduzione di materiali. Tra i premi anche quello per le vaschette ortofrutta con coperchio in Pet e contenitore in plastica riciclata almeno dell’80%. L’intera linea Vivi Verde, il bio di Coop, utilizza imballi riciclabili, riutilizzabili o compostabili.


Conad corre con la Mdd e l’ortofrutta italiana
In un 2019 maiuscolo che ha portato la quota di mercato al 13,3% sul totale mercato e al 22,8% sul canale dei supermercati, Conad ha visto i i propri prodotti a marchio proseguire l’ascesa con una quota nel largo consumo confezionato del 30,3%, 9,5 punti percentuali al di sopra della media Italia. Il fatturato si attesta a 4 miliardi di euro - oltre il 40% del valore della crescita della Mdd a livello nazionale - in crescita dell’8% rispetto al 2018.

Sono quasi 4mila i prodotti in assortimento - 1.700 quelli lanciati e rilanciati lo scorso anno - che fanno capo ai brand Conad, Verso Natura Conad, Sapori&Dintorni Conad e a nuove linee che rispondono agli ultimi trend come Conad Alimentum, Conad Piacersi, Conad Essentiae.

Di provenienza nazionale il 90% dell’ortofrutta, le filiere del pomodoro e dei principali vegetali confezionati, i prodotti Sapori&Dintorni Conad. Così come i produttori dei brand Conad, anch’essi italiani - sottolinea l’azienda - per oltre il 90%. Il retailer assicura oltre un milione di analisi di laboratorio all’anno, 2.700 ispezioni negli stabilimenti per il quale sono stati investiti nel 2019 oltre 4,6 milioni di euro. 



“Il valore dei prodotti Conad è sedimentato nelle collaborazioni con tanti piccoli e medi imprenditori locali”, sottolinea l’amministratore delegato Francesco Pugliese. “I nostri prodotti a marchio crescono molto più del mercato perché intercettano l’evoluzione dei bisogni dei clienti che ne apprezzano la qualità, la sicurezza e convenienza nel tempo”. Un prodotto acquistato su tre è a marchio Conad. Mentre l’iniziativa Bassi e Fissi - 520 prodotti di 95 categorie di consumo a prezzi fissi ribassati - ha generato un risparmio medio per famiglia quantificabile in 1.441 euro all’anno.

Il valore della marca, aggiunge Conad, consente di fare investimenti per diffondere le buone pratiche di sviluppo sostenibile. Ne sono alcuni esempi, i progetti di efficientamento della logistica e dei magazzini della Mdd attraverso l’impiego di pallet pooling per la riduzione della generazione di rifiuti, sprechi energetici e emissioni di gas serra.


Gruppo VéGé amplia la gamma
La Mdd del Gruppo ha sviluppato complessivamente oltre 390 milioni di euro. A fine dicembre è stata lanciata Ohi Vita, una nuova linea benessere e bio premium e unbranded, che comprende prodotti quali riso, legumi, confetture, polpa di pomodoro, uova senza antibiotici e yogurt.


 
L’attuale assortimento Mdd presenta un’offerta segmentata basata su 780 referenze, di cui 650 Mainstream 650, 45 Benessere, 40 Bio 40, 25 Premium e 20 Ohi Vita 20. Nel 2019 i nuovi lanci della Mdd sono stati 75 e nel 2020 saranno 115.
 
“È stato un anno impegnativo ma altrettanto entusiasmante sia dal punto di vista dei nuovi ingressi che delle nuove alleanze strette negli ultimi mesi con Gruppo Bennet, Muticash S.d.A. e Metro Italia”, dichiara Nicola Mastromartino, presidente di  VéGé. 


Sempre più strategica per Selex la marca privata
Selex fa segnare un incremento del 6% rispetto all’anno precedente e un fatturato alla vendita di circa 950 milioni di euroPer l’anno in corso sono previsti oltre 420 lanci, in gran parte concentrati sulle linee specialistiche: alto di gamma, bio e salutistico.

“Entro la fine dell’anno tutti i fornitori del Gruppo dovranno essere iscritti al Protocollo del Lavoro Agricolo di Qualità e massimizzare l’utilizzo di ingredienti italiani che rimane una costante per Selex”, spiega Maniele Tasca, Dg di Selex. “Inoltre abbiamo avviato un percorso di ottimizzazione del packaging in logica sostenibile e appena concluso un accordo con Università Cattolica Altis per contribuire all’educazione alimentare ed alla riduzione degli sprechi”.



“L’obiettivo che ci eravamo posti all’inizio dello scorso anno era quello di sviluppare gli assortimenti delle marche garantendo una qualità sempre più riconoscibile - racconta Luca Vaccaro, direttore Mdd Selex Gruppo Commerciale - Abbiamo lavorato su 500 referenze, tra nuovi lanci e rivisitazione dei capitolati, e i risultati sono premianti. All’interno delle categorie ove compete la marca privata ha incrementato la quota superando il 30% in alcune regioni”. L'obiettivo per l'Mdd è di accrescere il fatturato alla vendita del 50% entro il 2025.


E Conserve Italia cresce soprattutto all’estero
A monte della filiera, Conserve Italia archivia l’esercizio 2018-19 con un trend positivo per le vendite di private label, in crescita a livello di Gruppo del 4,6% rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto alle ottime performance registrate nei mercati esteri (+9,9%). Tuttavia, nel 2020, è prevista una frenata dovuta alla ridotta disponibilità di materia prima (in particolare pomodoro) a seguito della difficile campagna 2019, nella quale si sono verificate condizioni meteorologiche tali da compromettere parte della produzione.

“Il consumatore oggi vuole garanzie su qualità, sicurezza e ridotto impatto ambientale dei prodotti anche nel caso della marca del distributore, dove pure cerca una maggiore convenienza – dichiara Andrea Colombo, direttore commerciale retail Italia di Conserve Italia -. Per questo le aziende della distribuzione sono sempre più esigenti nel chiedere il rispetto di questi requisiti, che verificano anche con frequenti controlli”. 



“Le insegne della distribuzione estera – spiega il direttore commerciale estero Diego Pariotti – sono molto esigenti nel pretendere garanzie sui nostri processi produttivi. Risultano sempre più richieste le certificazioni secondo gli standard British Retail Consortium e International Food Standard, ottenute dai nostri 7 principali stabilimenti produttivi italiani. Ma nemmeno questo è sufficiente, perché sono in crescita soprattutto dall’estero le richieste di più audit nel corso dell’anno, magari su diversi ambiti come etica sociale, sicurezza alimentare e controllo tecnico. Alcuni mercati, come ad esempio quello del Nord Europa, hanno sviluppato una crescente attenzione al rispetto dei principi etici e di responsabilità sociale; anche per questo abbiamo ottenuto per i nostri stabilimenti la certificazione Sedex-Smeta e abbiamo aderito come azienda alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità promossa dall’Inps”.

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