Anecoop fa il punto sulla campagna agrumicola

Riorganizzazione produttiva e promozione sono le sfide principali del settore

Anecoop fa il punto sulla campagna agrumicola
Dopo aver chiuso il bilancio 2017/2018 con una crescita delle vendite del 6% a 702 milioni di euro, il grande gruppo cooperativo spagnolo Anecoop fa il punto sulla campagna degli agrumi.

Come riporta il sito spagnolo Valenciafruits.com in un’intervista a Nacho Juárez, capo dell’unità vendite nord del dipartimento commerciale di Anecoop, “la campagna agrumicola si è presentata quest’anno con un certo ritardo per mandarini e arance ma la qualità dei frutti è buona”.

Varietà e andamenti
Per quanto riguarda i mandarini, l’andamento è diversificato in base alle varietà.
“Per i Satsuma, il miglioramento globale della domanda da metà ottobre ha permesso di passare da una stagione in negativo a una in positivo – spiega Juárez – mentre è diversa la situazione per le varietà extra precoci Iwasaki e Okitsu: nonostante gli arrivi dall’estero di Nadorcott e Tango, la campagna è terminata in chiara ascesa. Per la stagione precoce delle clementine (Clemensoon, Clemenrubí e Oronules), c'è stata una migliore campagna per dimensioni e mercato, che è stata accentuata dalla settimana 41, con una domanda elevata rispetto a un volume di approvvigionamento più piccolo”.

Nacho Juárez

“Il problema – sottolinea Juárez – è il mancato collegamento tra queste varietà extra precoci e quelle di mezza stagione (Arrufatina e Nules) perché queste ultime sono state condizionate da un leggero ritardo produttivo a causa della mancanza di freddo notturno che ha influito anche sul cambiamento di colore. Questo ritardo ha sicuramente prodotto un gap nel mercato mentre cresceva la domanda. La percezione di mancanza di frutta è dovuta allo sradicamento negli ultimi anni di alberi di Clemenrubí e Oronules a causa di una mancanza di produttività e calibro”.

Un discorso a parte è rappresentato dalla varietà Clemenules, ora in piena stagione: “Nonostante siamo ancora alle prime fasi, la stagione è iniziata bene e i prezzi hanno una tendenza al rialzo sia sul campo che sul mercato - specifica il capo dell’unità vendite Anecoop - La domanda da parte degli operatori è in crescita e si preme per espandere i programmi in volume: questo genera da un lato ottimismo in relazione ai prezzi ma anche preoccupazione per il volume della produzione commerciale disponibile. In generale quest’anno la produzione di Clemenules potrebbe arrivare a un -40% rispetto all’anno passato”.

Per quanto riguarda i mandarini tardivi 2019/2020, quest’anno Anecoop prevede una discreta tranquillità: “Il calendario produttivo sarà più esteso rispetto a quello dello scorso anno (arrivato ad aprile-maggio) mentre il boom delle domande si registrerà con un certo anticipo”. 

Il punto sulle arance
Anecoop analizza poi la campagna delle arance. “Abbiamo iniziato con un declino produttivo, soprattutto per le Navelina ma, in generale, non c’è stata una percezione così intensa della mancanza del prodotto sul mercato, come è invece successo per le clementine. Da segnalare però un rimbalzo dei prezzi dall’inizio della campagna ma in generale l’andamento commerciale è positivo”.

Qualità dei frutti
Nonostante l’inizio tardivo delle campagne, i frutti non sembrano risentirne in termini di qualità. “Non ci sono stati problemi per i livelli di acidità, zucchero e quantità di succo, tutti rientranti nei parametri di base. Le arance Navelina si trovano ora nelle loro date ottimali con un’eccellente qualità di consumo, mentre per i mandarini, la campagna terminerà prima e la percentuale di frutta non commerciale sarà più bassa, quindi sarà possibile utilizzarne molto di più”.

Commercializzazione e nuove sfide
Juárez ha poi spiegato che le previsioni di Anecoop sono in linea con i risultati degli ultimi anni e il gruppo prevede di commercializzare quest’anno 300mila tonnellate di agrumi, principalmente con l’Europa ma anche con Sud America, Estremo e Medio Oriente con una presenza diffusa sul mercato globale che permette di rafforzare l’azione commerciale del gruppo.

“In ogni caso, deve continuare la nostra sfida di riorganizzazione produttiva – conclude Juárez – confrontandoci con le cooperative, con il settore privato e con le pubbliche amministrazioni. Va fatto un ragionamento anche sulla concorrenza rappresentata da Egitto e Marocco, oltre che sulla struttura produttiva di agrumi nella comunità valenciana per poter aumentare i redditi. Queste problematiche non vanno dimenticate, nonostante la campagna quest’anno sia molto più tranquilla e la tendenza dei prezzi sia in aumento”.

Per quanto riguarda la promozione, Nacho Juárez ritiene che sia importante recuperare campagne pubblicitarie a livello europeo sottolineando le elevate qualità organolettiche e salutari degli agrumi spagnoli, così come sta avvenendo per altri prodotti.

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