Premio Bella Vigna, ecco i vincitori

Premio Bella Vigna, ecco i vincitori
Nella serata di martedì scorso si sono conosciuti i nomi dei vincitori della quarta edizione del Premio Bella Vigna, la sfida tra i vigneti di uva da tavola di Puglia e Basilicata a colpi di innovazione e sostenibilità.

Tante le novità per questa edizione 2019, che ha visto in campo alcuni “osservatori”, oltre alla giuria (composta da: Crescenza Dongiovanni, responsabile Centro di Saggio “Basile Caramia”; Giovanni Paciolla, produttore di uva da tavola; Giuseppe Ferrara, professore Dipartimento di Scienze del suolo, della pianta e degli alimenti presso l'Università degli Studi di Bari; Pierpaolo Armagno, agronomo) all’interno della quale vi era per la prima volta anche un viticoltore. Altra novità targata Bella Vigna 2019 è stata la premiazione della tesi di laurea di Patrik Guarini. Il lavoro di Patrik verteva su di un progetto italiano di miglioramento genetico di uva da tavola.



Infine tra tutti i partecipanti non vincitori è stata estratta un’azienda, Fruitsland, che avrà la possibilità di partire per il Sudafrica, dove visiterà le locali aziende agricole di uva da tavola (viaggio premio offerto da Cifo).

La serata è stata anche un’occasione di approfondimento. Il ricercatore Riccardo Dainelli, Cnr-Ibe, Institute of BioEconomy, ha sviluppato il tema: “Agricoltura e cambiamenti climatici”. Claudio Capitini, vicepresidente Monviso Fruit, ha parlato di come alcune aziende agricole ai piedi del Monviso (Cuneo), in seguito alla batteriosi che ha azzerato la loro produzione di kiwi, hanno deciso di adattare i vecchi impianti alla produzione dell’uva da tavola. Infine l’intervista ad Antonio Giuliano, trentatreenne amministratore dell’Op Giuliano, ha evidenziato come le aziende agricole capaci di innovare e seguire la spinta propulsiva delle nuove generazioni siano in grado di rimanere competitive sul mercato.



Ma veniamo ai vincitori. Sul gradino più alto del podio (premio sostenuto da Gowan Italia) è salito il vigneto della varietà Carlita dell’azienda La Zagara di Giovanni Grasso. Le motivazioni della giuria recitavano: “Per la sua visione lungimirante e capacità di adattare il sistema produttivo e commerciale alla rapida evoluzione dei mercati. Il vigneto ha ottenuto il massimo risultato in termini qualitativi, esaltando le ottime caratteristiche distintive di una varietà ancora poco diffusa”.



Secondo classificato (premio sostenuto da Abomin) il vigneto della varietà Autumncrisp dell’Azienda agricola Giovanni Serini. Con la seguente motivazione: “Il frutto della condivisione di idee ed il confronto continuo, portano alla nascita di proficue collaborazioni ed alla ricerca continua dell’innovazione “a tutto campo” senza mai dimenticare, le proprie radici di azienda storica produttiva. Scelte oculate dettate e programmazione hanno permesso di ottenere, al primo anno di produzione, un prodotto di alta qualità dalle caratteristiche distintive ed uniformità elevata in termini di colore ed acinatura”.



Il terzo posto (premio sostenuto da Bayer Italia) è toccato al vigneto della varietà Italia dell’Azienda agricola Didonna Nicola, per i giurati: “In un momento storico così delicato per la commercializzazione di questa varietà di uva da tavola, l’unica strada da percorrere è quella di esaltare le straordinarie caratteristiche qualitative di una varietà storica. Innovare sì, ma valorizzando la tradizione, questa la vision dell’azienda trasmessa di generazione in generazione e che, fa della coltivazione dell’uva Italia, uno dei suoi punti di forza anche nella commercializzazione”.



Il vigneto della varietà Midnight Beauty dell’Azienda Agricola Giuseppe Serini si è aggiudicata il “Premio Sostenibilità” (sostenuto da Isagro) per le seguenti motivazioni. “Il tema della sostenibilità ambientale ed economica delle produzioni agricole è di primaria importanza e rappresenta un presidio di benessere per l’intera collettività. Entrambi gli aspetti sono perfettamente declinati dall’azienda in termini di efficienza della gestione. Il complesso di tecniche ha permesso di ottimizzare le risorse e di ottenere un prodotto di elevata qualità, caratterizzato da acini di colore e dimensione uniformi”.



Ancora una volta la cultivar Italia è salita sul podio per il “Premio Innovazione” (sostenuto da Panagri irrigazione), vinto dal vigneto dell’Azienda agricola di Vito Valenzano. Secondo i giurati: “L’azienda ha affiancato tecniche innovative a quelle tradizionali, con l’obiettivo di ottenere un prodotto di eccellente qualità mantenendo integre le caratteristiche della varietà: elevata uniformità di acinatura e colore”.

Complessivamente i vigneti in gara, che hanno superato la prima scrematura, sono stati 16. Alla sfida hanno partecipato le seguenti aziende agricole: Caramia Vincenza, Ditta individuale Blasi Giuseppe, Serini Giuseppe, Antonia Clinca, Arborea Giuseppe, Deflorio Vincenzo, Biagio Pesce, F.lli Fasano, FruitsLand S.S., Serini Giovanni, Didonna Nicola, Valenzano Vito, Defilippis Giuseppe, Tedone Francesco, Saponaro Carlo, La Zagara S.S.A.

Fonte: Associazione Bella Vigna