Contraffazione, Ambrosia si ribella

Azione legale di Summerland Varieties, Rivoira e Vip contro un'azienda vivaistica

Contraffazione, Ambrosia si ribella
La contraffazione continua a minacciare produzioni del settore ortofrutticolo che fanno gola. L’ultimo caso riguarda la mela Ambrosia: nei giorni scorsi Summerland Varieties, società canadese che gestisce la varietà di proprietà della famiglia Mennell, ha agito in via giudiziale contro un’importante azienda vivaistica di Alba per la contraffazione della varietà protetta da parte di un suo dipendente. La stessa azienda, riporta una nota stampa, ha adottato provvedimenti disciplinari contro l'autore materiale della contraffazione e pagato una cospicua somma a titolo di risarcimento danni e di rimborso delle spese legali, sradicando le rimanenti piante contraffatte e concordando penali per eventuali future contraffazioni di Ambrosia.

Summerland Varieties ha individuato inoltre il fornitore di gemme e "marze" per la produzione illegale delle piante nonché gli acquirenti e - prosegue il comunicato - continuerà ad agire con fermezza anche contro i fornitori di materiale moltiplicativo e gli acquirenti delle piante non autorizzate, “obbligandoli a risarcire i danni e ad estirpare le piante non autorizzate”.



La violazione dei diritti esclusivi di sfruttamento “nuoce non solo all'autore della violazione, ma a tutto il sistema e a tutti gli altri produttori, e non verrà in alcun modo tollerata”, tuonano Summerland Varieties nonché Rivoira e Vip, rispettivamente licenziataria e sublicenziataria di varietà e marchi.

L’acquisto di piante di melo della varietà protetta Ambrosia, precisa il comunicato “è un acquisto legale solo se fatto da un vivaista autorizzato e solo se l'acquirente firma anche un contratto per la produzione di frutti della stessa varietà"; l'acquisto legale, peraltro, "non comporta l'acquisizione di alcuna licenza di moltiplicazione della varietà, ma solo il diritto alla produzione di frutti a partire dalle piante acquistate", ricordano ancora i "titolari" di Ambrosia. Di conseguenza, “è severamente proibito procedere, per conto proprio o per conto di terzi, al taglio di gemme/marze a partire dalle piante legalmente acquistate, alla produzione di piante della varietà protetta nonché ad ogni altra attività di moltiplicazione”.

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