FuturPera, risposte alle difficoltà del comparto

La rassegna apre giovedì prossimo a Ferrara: numeri e programma

FuturPera, risposte alle difficoltà del comparto
Nell'annus horribilis della pericoltura italiana, la fiera verticale dedicata al frutto - FuturPera - si presenta con numeri in forte crescita. Il salone, che si terrà a Ferrara Fiere dal 28 al 30 novembre, ha un programma per affrontare tutte le principali criticità del comparto: dalla cimice asiatica alla maculatura bruna, fino ad arrivare ai mercati.

"Quest’anno sono rappresentati tutti i continenti del pianeta e quindi il nostro obiettivo di internazionalizzazione è pienamente raggiunto", commenta con orgoglio Stefano Calderoni, presidente di FuturPera. "Per questa edizione abbiamo aumentato la superficie espositiva di circa il 30%, con oltre 150 aziende presenti. Un evento verticale come questo ha una grande utilità per il settore, soprattutto in questo momento difficile. A FuturPera proveremo a dare risposte, perché abbiamo bisogno di credere che la produzione di pere continuerà in Italia e vogliamo che i produttori non si sentano soli, anche a livello di presenza delle istituzioni”.



Il presidente dell’Oi Pera, Gianni Amidei, ribadisce l’importanza dell’evento in un’annata molto difficoltosa. “Non c’è bisogno di sottolineare ­­i numeri disastrosi di questa annata, ma noi ci aspettiamo che dai convegni di FuturPera nascano nuove idee e si vada avanti positivamente, perché non vogliamo credere che la nostra pericoltura sia finita, visto che la nostra produzione è quasi unica in Europa a livello di qualità. Certo bisogna rimboccarsi le maniche, ma tutti ci stiamo muovendo e lavorando per il rilancio del settore, anche grazie a risorse a livello regionale e nazionale”.

A scendere nel dettaglio della proposta convegnistica (clicca qui per vedere il programma del World Pear Forum) è Albano Bergami, vicepresidente dell’Oi Pera. “Siamo riusciti a portare a Ferrara gli esperti più competenti e autorevoli per trattare le principali problematiche fitosanitarie del pero. Inizieremo giovedì 28 con uno dei più importanti agronomi australiani, Marcel Veens, che ha saputo coniugare le tecniche agronomiche più attuali con materiale vegetale molto più rusitico di quello che usiamo noi. Nel pomeriggio l’attenzione si sposterà sul contrasto alla maculatura bruna, una delle più temute fitopatologie del pero e per discuterne ci saranno Università, Centri di saggio e Consorzi fitosanitari di Emilia-Romagna e Veneto. Venerdì 29, si approfondiranno le prospettive commerciali e le nuove opportunità di mercato: abbiamo chiamato molti player internazionali che si confronteranno in una tavola rotonda. Sabato 30 il tema centrale del World Pear Forum sarà la lotta alla cimice asiatica, una delle principali responsabili delle difficoltà che sta attraversando il settore".



“Noi abbiamo sempre creduto in questa manifestazione - evidenzia l'assessore all'agricoltura dell'Emilia-Romagna, Simona Caselli - sin dalla prima edizione e siamo soddisfatti della sua affermazione. FuturPera valorizza questo importante settore produttivo dell’Emilia-Romagna, dove troviamo la produzione del 70% delle pere italiane e oltre il 20% di quelle europee. Ma quest’anno abbiamo dovuto fare i conti con fenomeni che hanno pesantemente danneggiato la pericoltura italiana. A rischio, oggi, lo sappiamo bene, è la sostenibilità di tante imprese frutticole e dell’intera filiera. Bisogna dunque lavorare molto anche sulla logistica per esportare il nostro patrimonio ortofrutticolo che è di grande qualità e viene prodotto con tecniche agronomiche sostenibili. Questa qualità è nota ai buyer, ma abbiamo piattaforme logistiche meno performanti di altri paesi come la Spagna".



FuturPera sarà aperta dalle 9 alle 18.30. L’inaugurazione è prevista per il 28 novembre alle 12. L’ingresso alla Fiera e al World Pear Forum è gratuito ma viene chiesta la registrazione che può essere effettuata online sul sito www.futurpera.com per evitare code all’ingresso, oppure direttamente in fiera nei giorni dell’evento.
Il Salone è organizzato dalla società Futurpera srl, partecipata da Oi Pera e Ferrara Fiere e Congressi che fa parte del gruppo Bologna Fiere Group.

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