L'appello di Suriano a Bellanova: venga a visitare i fragoleti distrutti

«Danni gravi su più di 200 ettari. La legge sulle calamità va eliminata»

L'appello di Suriano a Bellanova: venga a visitare i fragoleti distrutti
Da donna a donna: Carmela Suriano, Ceo del Club Candonga e amministratrice dell'Op Terre della Luce lancia un appello al ministro dell'Agricoltura Teresa Bellanova per andare a vedere sul campo le conseguenze del ciclone mediterraneo che, la scorsa settimana, ha provocato danni irreparabili a moltissimi fragoleti situati nelle zone di Policoro, Scanzano Jonico e Marconia di Pisticci. 

"La fragolicoltura è il settore trainante dell'agricoltura lucana - dice a Italiafruit News Suriano - Attualmente ci sono dai 200 ai 250 ettari in situazione di grave difficoltà su un totale di oltre 800 ettari stimati per l'anno in corso. La forza del ciclone ha addirittura deformato gli archi di ferro dei tunnel in serra, che non potranno più essere utilizzati".

"I fragolicoltori, oggi più che mai, hanno bisogno di percepire la vicinanza delle istituzioni e di avere un supporto morale - prosegue - Ecco perchè sarebbe importante che il ministro Bellanova, donna dell'agricoltura come me, venisse a farci visita".


Carmela Suriano

Al governo, Suriano chiede prima di tutto "fatti concreti per garantire la sopravvivenza del nostro comparto fragolicolo. Un esempio? L'introduzione di prestiti bancari agevolati per poter ripristinare le strutture compromesse - spiega - Realizzare un ettaro di fragole costa circa 60mila euro. Il 50% di questo investimento è determinato dalla struttura. Chi deve ricostruire le coperture dovrà dunque spendere altri 30mila euro per ettaro".

"Alla luce dei continui disastri climatici - conclude l'imprenditrice - credo che per l'Italia sia giunto il momento di eliminare la legge sulla calamità naturale. Per gli agricoltori sarebbe molto più utile orientarsi su nuovi strumenti che possano garantire aiuti in tempi brevi e certi in situazioni di maltempo eccezionale. Il governo, per esempio, potrebbe aiutare più concretamente i produttori a sottoscrivere assicurazioni contro i danni. Occorre rivedere le modalità di accesso degli aiuti dei pagamenti dei premi, i fondi a disposizione e l’incremento degli importi da parte del Ministero. Oggi non è economicamente vantaggioso stipulare assicurazioni per le calamità a causa degli alti costi".

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