Verso una plastic tax più morbida

Manovra, pioggia di emendamenti e pareri divergenti anche per la tassa sugli zuccheri

Verso una plastic tax più morbida
Plastic tax, verso una correzione di rotta: molti gli emendamenti presentati in Commissione Bilancio al Senato per ammorbidire l’impatto, tra cui quelli - dei Cinque stelle - per escludere dalla tassazione i prodotti monouso in plastica biodegradabile o quelli che contengono almeno il 25% o il 50% di plastica riciclata. Per l'altra compagine governativa, il Pd, la plastic tax deve essere di 0,80 euro il chilo invece che da un euro, escludendo i prodotti realizzati con materiale riciclato.
 
Si punta anche, nell’ottica di ridurre l’utilizzo delle materie plastiche, sul vuoto a rendere non solo per il vetro ma anche per i contenitori di plastica per acqua e bibite, saponi, detersivi, shampoo, e pure per le lattine. Tra gli emendamenti anche una detrazione fino a mille euro per chi installa a casa i filtri per l'acqua (e 5mila per chi li mette in bar e ristoranti), un ecobonus per alberghi e strutture ricettive eco-sostenibili e un programma Mangiaplastica con incentivi ai Comuni che installano ecocompattatori.

Ma il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano (Pd) intervenendo ieri a Sky Tg24 è stato perentorio: “Si può intervenire su tutto ma togliere la plastic tax assolutamente no”. E per Legambiente “le polemiche sulla misura sono incomprensibili se si considera che anche la direttiva Ue approvata a marzo si pone come obiettivo la drastica riduzione delle plastiche monouso”. Non ci sta Confcooperative Emilia Romagna: “chiediamo a tutti i parlamentari emiliano-romagnoli un forte impegno per eliminare dalla prossima Legge di Bilancio misure fortemente penalizzanti per l’agricoltura regionale, a partire da plastic e sugar tax”. Per quest'ultima, è stato proposto di ridurre l'importo da 10 a 8 euro l'ettolitro e da 35 a 20 centesimi il chilo per i prodotti da diluire. 

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