L'insetto preoccupa anche Zespri

McCann-Morrison: «Impatto enorme. Stagione dura a causa del clima»

L'insetto preoccupa anche Zespri
La cimice asiatica preoccupa anche Zespri. Se dagli impianti di Italia, Francia e Grecia l'azienda neozelandese si aspetta "un raccolto importante", non mancano però le preoccupazioni per i danni causati dall'insetto.

“La cimice asiatica sta avendo un enorme impatto sui raccolti europei, anche su quelli di kiwi; perciò stiamo lavorando insieme ai coltivatori locali per far fronte a questa minaccia e, allo stesso tempo, investendo in modo significativo, insieme ai nostri partner, per ridurre l’impatto della Psa", sottolinea Sheila McCann-Morrison, chief international production officer di Zespri.

Grazie alla produzione ben avviata nell’emisfero nord, Zespri si aspetta un raccolto intorno ai 19 milioni di cassette.

“Per alcuni coltivatori europei, questa è stata una stagione dura, a causa di una primavera fredda e piovosa che ha avuto conseguenze negative sull’impollinazione e ha favorito la presenza di cimici asiatiche e il diffondersi della morìa - spiega McCann-Morrison - Nonostante queste sfide, ci aspettiamo comunque che il raccolto della stagione dell’emisfero nord registri circa gli stessi numeri dell’anno scorso. Grazie a questi frutti coltivati, raccolti e imballati dai produttori in strutture locali, continuiamo a rafforzare la nostra relazione con l’industria del territorio, generando su di esso un impatto positivo”.



In Europa sono circa 750 i produttori di kiwi Zespri, aziende che hanno un ruolo fondamentale nella strategia di fornitura internazionale dell’azienda, che distribuisce kiwi di qualità premium per 12 mesi all’anno. Nel Vecchio Continente Zespri può contare su circa 3.000 ettari investiti a kiwi - superfici destinate a crescere nei prossimi anni - che rappresentano il 10% dei frutti venduti dall'azienda a livello internazionale.

“Si tratta di una collaborazione che funziona incredibilmente bene per i produttori italiani, per gli operatori che lavorano al post-raccolta e per i distributori, per Zespri e per l’industria neozelandese - prosegue la manager Zespri - Tale relazione favorisce l’aumento degli introiti provenienti dai frutteti, la creazione di lavoro per la popolazione locale e l’investimento di decine di milioni di euro negli impianti e nelle strutture post-raccolta. La collaborazione contribuisce a promuovere ulteriore collaborazione, anche in materia di scambio di know-how tecnico attraverso il settore R&D, i workshop per i coltivatori, le visite ai vivai della Nuova Zelanda e altre modalità di supporto che stimolano la produzione”.

Infine il tema dei nuovi mercati. Zespri è al lavoro per cercare nuovi sbocchi a livello internazionale per gli esportatori europei.

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