Maltempo, Piemonte sott'acqua: danni per milioni di euro

Serre allagate, distrutti i raccolti di insalate, zucche, zucchine e finocchi

Maltempo, Piemonte sott'acqua: danni per milioni di euro
Campagne sott'acqua, serre inondate e centinaia di aziende agricole isolate, con il maltempo che ha sommerso le colture con danni per milioni di euro. E' quanto emerge dai primi monitoraggi delle organizzazioni agricole sugli effetti provocati dalla terribile ondata di nubifragi che lunedì 21 ottobre si è abbattuta sul Nord Italia, in particolare sul Piemonte nella zona di Alessandria e in Liguria in Valle Stura.

"Nell'Alessandrino danni ingenti si sono verificati un po' in tutta la provincia - segnala la Coldiretti - ma soprattutto nella zona dell'Ovadese, Acquese e in tutto il Novese, a Gavi e nelle frazioni limitrofe, dove una tomba di fango ha sommerso diversi campi già seminati. Serre allagate e distrutti i raccolti di insalata, zucche, zucchine e finocchi, mentre le coltivazioni di grano e degli altri cereali invernali (grano-orzo-triticale) - aggiunge Coldiretti - sono state spazzate via dalla forza dell'acqua".

“L’abbandono del territorio, l’urbanizzazione incontrollata e un non adeguamento della rete di scolo delle acque sono alla base dei problemi idrogeologici. Bisogna intervenire per invertire una tendenza che mette a rischio la sicurezza del Paese”, ha commentato Mauro Bianco, presidente della Coldiretti di Alessandria



Tra le zone più danneggiate anche il tratto tra Silvano e Capriata, Stazzano e il Tortonese. "Il quadro è di campi sommersi dall'acqua, vigne di recente impianto franate, capannoni allagati, strutture danneggiate, argini spazzati via e piante spezzate - sottolinea la Cia Agricoltori Italiani di Alessandria - Ci sono aziende in ginocchio a Parodi Ligure, dove è andato perso il raccolto degli ortaggi. A Gavi, le aziende che effettuano vendita diretta segnalano allagamenti nei negozi e negli spacci. Il Tanaro esondato ha coperto alcune colture di soia non ancora trebbiata".

Il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, ha già chiesto lo stato d'emergenza. "Ci rimbocchiamo le maniche, ma lo Stato deve farsi sentire in maniera costante", ha commentato ai microfoni di Radio Gold. Nel frattempo, ieri, il livello delle acque dei maggiori corsi d’acqua è tornato ad abbassarsi. Ma ora si teme una nuova emergenza per la giornata di oggi, mercoledì 23 ottobre, essendo stata segnalata l’allerta gialla per l’arrivo di altre piogge sul settore occidentale della Regione.



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