«Prodotti servizio, una crescita frenata»

Montagna (Uif IV Gamma) analizza gli ultimi dati. E lancia due proposte

«Prodotti servizio, una crescita frenata»
I “prodotti servizio” procedono spediti ma potrebbero galoppare. Comunicando meglio il valore, ripensando gli assortimenti negli spazi refrigerati delle catene distributive. L’analisi di Andrea Montagna, presidente dell’Unione Italiana Food IV Gamma, prende spunto dagli ultimi dati Nielsen di settore, aggiornati al 6 ottobre. “Il mercato della IV gamma, discount compresi -spiega - vale 880 milioni di euro con una crescita del 3,1% in valore e del 6% a volume anno su anno”. Proprio le performance dei discount, il cui ingresso nel comparto è relativamente recente - e di conseguenza stanno ampliando l’offerta con incidenze superiori alla media -spiegano il miglior andamento dei quantitativi rispetto ai prezzi. Ma Montagna non nasconde che c’è un problema persistente: “Troppo spesso le referenze vengono banalizzate da promozioni a 0,99 euro il chilo”. E infatti “è un mercato che va bene ma potrebbe performare ancora meglio se ci si impegnasse, produzione e distribuzione insieme, nel comunicare in modo adeguato il valore”. 



I vari segmenti evidenziano tutti performance positive: il +3% e +6% è espresso anche dal mondo delle insalate che valgono 760 degli 880 milioni della IV gamma. Risultati particolarmente confortanti, in questo contesto, per le "ciotole" che mettono a segno un +11% in valore e un +12% a volume con un business complessivo, negli ultimi 12 mesi, pari a 54 milioni di euro. “Le ciotole progrediscono molto e bene - puntualizza Montagna (nella foto sopra) - e non sono state penalizzate da logiche di prezzo grazie anche al ruolo trainante dalla marca del produttore, con i due principali player che esprimono gran parte del del fatturato”. 

I 120 milioni di euro extra-insalate sono riconducibili alle verdure da cuocere, soprattutto spinaci (89 milioni di euro circa e +5% in entrambi le voci, favorite dal clima sostanzialmente propizio per i consumi) e alle cruditè, principalmente carote (31 milioni di euro, con una crescita del 2% a valore e del 6% a volume).



Fuori dal “mondo IV gamma”, numeri importanti per le insalate di cereali che valgono 24 milioni di euro (+16% a valore e +20% a volume), con Bonduelle in prima linea (+38% sia a valore che a volume) e l’ottima performance della private label (+52%): “Un mercato - commenta Montagna - sempre più collocato nel perimetro dell’ortofrutta rispetto al libero servizio”. Le zuppe invece hanno superato i 118 milioni di euro (+7,4% a valore e +8% a volume), spinte soprattutto dal mondo dell’ortofrutta.

In rosso, invece, i burger che negli ultimi 12 mesi non sono andati oltre i 31 milioni di euro perdendo rispettivamente l’11% e il 9%. “Un calo fisiologico dopo l’esplosione del fenomeno e la successiva riduzione dei player”, lo definisce il presidente di Uif IV Gamma. “L’ingresso in scena delle startup americane che hanno in parte rivoluzionato il settore, con Burger vegetali che sembrano di carne, ha cambiato le carte in tavola”.
 
In conclusione Montagna mette in rilievo il tema dell’utilizzo degli spazi nei punti vendita: “Sarebbe opportuno fare scelte precise negli spazi frigo dove, ancora oggi, capita di vedere referenze che non avrebbero bisogno di essere refrigerate, oppure alimenti dalle performance meno brillanti come gli yogurt che tolgono spazio ai prodotti servizio. Perché la penetrazione tra le famiglie continua ad aumentare, ma potrebbe farlo in modo più rapido. E con soddisfazione di tutti”. 

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