La Lombardia scommette sulle nocciole

Si lavora alla creazione di un distretto corilicolo: gli interventi della Regione

La Lombardia scommette sulle nocciole
Sono circa 157 gli ettari dedicati al nocciolo in Lombardia - una goccia nel mare, rispetto ai 71mila ettari dell'Italia - ma l'obiettivo è quello di aumentare le superfici per costruire un vero e proprio distretto corilicolo lombardo. Una partita su cui si sta spendendo la Regione e la settimana scorsa a Palazzo Pirelli si è tenuto un convegno sulla corilicultura in Lombardia per fare il punto della situazione con i produttori lombardi e le principali aziende di trasformazione italiane.

"La coltivazione delle nocciole è estremamente redditizia, sostenibile, con varietà nazionali di estrema qualità e può consentire di recuperare zone collinari abbandonate. Si tratta anche di un investimento sul futuro visto che la domanda crescerà per i prossimi 40 anni. La Regione Lombardia investirà risorse per sviluppare sul territorio la produzione di nocciole, aumentare la produzione nazionale e limitare le importazioni dalla Turchia. Si tratta anche di sicurezza alimentare, per il noto problema dell'alto contenuto di aflatossine delle nocciole turche". Parole di Fabio Rolfi, assessore regionale lombardo all'Agricoltura.

Fabio Rolfi assessore Lombardia

Durante l'incontro sono stati forniti alcuni numeri per inquadrare il mercato in cui la Lombardia si vuole inserire. Negli ultimi 15 anni la produzione globale di nocciole è aumentata del 35%; l'Italia produce il 13% circa delle nocciole a livello mondiale ma importa il 43% del suo fabbisogno annuale, attingendo in gran parte dalla Turchia che rappresenta il primo produttore mondiale.

"In Lombardia sono attive 294 aziende per 157 ettari sui 71.000 nazionali. Numeri in crescita, ma ancora marginali. Vogliamo sviluppare questa coltura - rimarca l'assessore - creando un distretto agricolo lombardo, per stimolare i principali player della trasformazione a investire in contratti di filiera anche in Lombardia. Quello di oggi è il primo passo concreto. Mettere intorno a un tavolo produttori, trasformatori e istituzioni è fondamentale per un progetto di filiera. La nocciola è una coltivazione non difficoltosa, moderna ed ecosostenibile. Necessita di un supporto per i primi 5 anni ma poi risulta molto redditizia".



La Regione Lombardia vuole essere parte attiva nella realizzazione del distretto corilicolo. L'ente ha spiegato come si attiverà per garantire un servizio tecnico di supporto alla nascita di nuove aziende e per individuare misure innovative per sostenere nei primi anni il reddito delle aziende che coltivano nocciole (incentivi per il biologico; particolari indennità compensative; anticipazione dei redditi futuri attraverso fondi e garanzie specifiche). Saranno poi previste misure specifiche nella futura programmazione Pac 2021/2027 e punteggi specifici soprattutto ove si realizzino investimenti comuni tra le aziende corilocolturali.

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