Ccpb rappresenta le novità del biologico italiano ad Anuga

Ccpb rappresenta le novità del biologico italiano ad Anuga
“Bisogna venire ad Anuga per capire la forza del biologico italiano”. Lo afferma Fabrizio Piva, amministratore delegato di Ccpb, commentando la partecipazione dell’organismo di certificazione ad Anuga, il più grande appuntamento mondiale dell’agroalimentare, dal 5 al 9 ottobre 2019 a Colonia

Lo stand di Ccpb sarà all’interno del padiglione 5.1 F072/F092. “Nei padiglioni di una fiera davvero globale si comprende quanto il made in Italy bio sia apprezzato in tutto il mondo. Dopo gli Stati Uniti, l’Italia è il secondo esportatore di prodotti agroalimentari biologici. Questo successo avviene naturalmente per la loro qualità, per la reputazione delle aziende italiane che ai mercati internazionali offrono garanzie e per la credibilità del sistema di certificazione italiano”.

I numeri del biologico
Il biologico italiano ha una grande vocazione internazionale: nel 2018 il fatturato export di prodotti bio italiani è stato di 2,7 miliardi di euro (dati osservatorio Sana), e ha segnato un più 10% rispetto al 2017. Una tendenza che si rafforza ogni anno: quasi un terzo del fatturato delle imprese del bio è destinato ai mercati internazionali e il bio ha ormai raggiunto una quota del 5,5% sul totale dell’export italiano del comparto agroalimentare.

Ccpb certifica in tutto il mondo
Ccpb certifica operatori che producono e commercializzano prodotti biologici in tutto il mondo. Grazie all’autorizzazione del Ministero per le politiche agricole, alimentari, forestali e del Turismo (Mipaaft), certifica secondo la norma europea Reg CE 834/2007, su cui ha ottenuto anche l’accreditamento di Accredia. La Commissione Europea ha inoltre riconosciuto Ccpb come organismo di certificazione equivalente in 45 Paesi del mondo. 
Ccpb, primo organismo in Italia, ha ottenuto il riconoscimento per operare in conformità alle legislazioni degli Stati Uniti (Nop), del Giappone (Jas) e del Canada (Cor). Per altri Paesi extra-UE dotati di una propria normativa sul bio non equivalente a quella europea, Ccpb svolge attività di ispezione in modo che le aziende italiane possano accedere a quei mercati, opera su mandato di enti certificatori autorizzati dalle Autorità governative di Paesi come Brasile e Corea del Sud, e in partenariato con un Organismo di Certificazione della Repubblica Popolare della Cina.

Fonte: Ufficio stampa Ccpb