Tassa sulle merendine, c'è chi dice «no»

Noberasco al Corriere della Sera: noi contrari, la chiave resta l'educazione alimentare

Tassa sulle merendine, c'è chi dice «no»
Continua a fare discutere la proposta del nuovo ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, di tassare le merendine zuccherate e le bibite gassate per finanziare le scuole pubbliche. Anche all'interno del settore ortofrutticolo, c'è chi ritiene che una imposta di questo tipo possa difficilmente portare la società, e in particolare le generazioni più giovani, a migliorare i propri comportamenti alimentari. E' il caso, ad esempio, di Mattia Noberasco, amministratore delegato dell'azienda ligure specializzata in snack a base di frutta secca ed essiccata.

In un’intervista pubblicata ieri al Corriere della Sera, Noberasco ammette infatti che l'imposta sarebbe conveniente per la sua impresa, ma che "in realtà le tasse non risolvono la questione principale, che resta l’educazione alimentare".

"Noi siamo attivi nelle scuole primarie con un programma sotto forma di gioco promosso dal Ministero" ha aggiunto l'ad riferendosi al progetto “Facile Star Bene” che Noberasco ha scelto di dedicare alle scuole primarie di tutta Italia con l’invio di materiali gratuiti e percorsi di approfondimento. La strada suggerita dall'azienda ligure è quindi quella di incentivare maggiormente lo sviluppo di una cultura alimentare all'interno delle scuole, per educare i più giovani alla conoscenza degli alimenti. 


Mattia Noberasco

Anche l'ex ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, la pensa come Noberasco. Ieri al talk show di La7 "L'aria che tira", ha detto: "Bisogna fare un piano di educazione alimentare, che è una cosa ben diversa da tassare le merendine. Il progetto europeo Frutta nelle Scuole è validissimo e spero che il ministro Teresa Bellanova, così come ho fatto io e miei predecessori, lo porti avanti".

Contro la tassa si è schierato anche Carlo Cottarelli, direttore dell'Osservatorio dei Conti Pubblici Italiani, che ha criticato la proposta del Governo Conte bis durante la presentazione del suo libro "I sette peccati capitali dell'economia italiana". "La pressione fiscale in Italia è già abbastanza alta - ha evidenziato - Se si devono introdurre nuove tasse se ne devono tagliare altre. C'è pure un problema nell'introdurre troppe micro tasse, ad esempio per le merendine, perchè ne abbiamo già tante e l'amministrazione fiscale diventa più complicata se ce ne sono tante. Diventa complicato anche per i contribuenti. Spero che si possano trovare risorse, com'è necessario, per la pubblica istruzione, senza mettere queste tasse sulle merendine". 



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