Mele, Apofruit: il futuro è nelle varietà club

Il Dg Bastoni: la quota salirà dal 20% al 50% della produzione totale

Mele, Apofruit: il futuro è nelle varietà club
Il Gruppo Apofruit spinge l'acceleratore sulle mele "club". Le tre varietà Pink Lady®, Candine® e Joya® rappresentano oggi il 20% della produzione melicola dell'azienda. Percentuale che dovrebbe progressivamente aumentare nei prossimi anni fino a superare il 50% nel 2025. Questo l'obiettivo che Ilenio Bastoni, direttore generale di Apofruit, ha presentato martedì a più di 100 soci produttori riunitisi nella sede di Cesena per il "Candine Day", l'evento sulla nuova mela bicolore (clicca qui per leggere la nostra notizia di ieri) sviluppata da Agro Selections Fruits

"Da diversi anni abbiamo tracciato, per il prodotto mela, una linea di sviluppo chiara fondata su tre pilastri: lo sviluppo di varietà club, della melicoltura bio e il rinnovamento degli impianti di mele Golden nelle aree non vocate” ha sottolineato Bastoni.

“I club varietali, in particolare, ci consentono da una parte di poter gestire e pianificare le superfici tenendo sotto controllo le richieste del mercato, e dall’altra di dare distintività e identità alle produzioni” ha spiegato il direttore generale durante l’incontro. Attraverso l'espansione degli impianti di Pink Lady®, Candine® e Joya®, Apofruit cercherà - in pratica - di disporre di un’offerta maggiormente allineata alla potenziale domanda, condizione necessaria per garantire la giusta remunerazione alle aziende agricole. 


Mela Candine®

“E' sempre meglio avere un chilo di prodotto in meno di quello che il mercato può assorbire, rispetto ad aver un chilo in più", ha aggiunto Bastoni evidenziando che l’ortofrutticoltura italiana dovrebbe puntare su prodotti e brand distintivi. “Oggi non possiamo più continuare a produrre nell'ambito nelle commodities, altrimenti ne usciremo sempre perdenti per la scarsa competitività del nostro Paese”. 

Per quanto riguarda il secondo pilastro, la melicoltura bio, il dg ha rimarcato che Apofruit coltiva oggi più di 400 ettari di meleti bio, molti dei quali riguardano varietà resistenti alla ticchiolatura. "La resistenza a questa malattia - ha concluso - è un aspetto importantissimo anche per la produzione convenzionale, dal momento che con varietà resistenti possiamo minimizzare il numero dei trattamenti e assecondare le sempre più stringenti richieste dei nostri clienti europei sul numero di residui".


Un momento del "Candine Day"

Nella foto di apertura: frutteto di Pink Lady®

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