«Siamo i sarti del mango italiano»

Il brand PapaMango conquista spazi: «Il mercato premia la zero chimica»

«Siamo i sarti del mango italiano»
Il mango siciliano con zero residui chimici vince la sfida del prezzo. In queste prime settimane di campagna nazionale, infatti, i frutti della varietà Kensington Pride, prodotti dall'azienda agricola Bianco di Sant'Agata di Militello (Messina), titolare del brand PapaMango, stanno riuscendo a spuntare "un valore commerciale di due o tre volte superiore a quello del prodotto spagnolo" nei Mercati all'ingrosso italiani. Ce lo racconta, soddisfatto, il fondatore dell’azienda Vincenzo Amata. Che sottolinea: "Le nostre casse da 4 chili stanno raggiugendo, in alcuni casi, anche i 20 euro".

Un successo che certifica la fortissima attenzione del mercato verso la frutta tropicale di origine italiana. Ma non solo: è proprio l'idea di PapaMango a piacere. "Il nostro mango non subisce alcun trattamento chimico durante l'intero processo di produzione e lavorazione: sia la clientela che i consumatori hanno compreso questo plus e, quindi, ci stanno premiando" evidenzia Amata. 

"Mi è giunta notizia, purtroppo, che al Mercato ortofrutticolo di Udine qualcuno ha provato a piazzare dei manghi sfruttando il nostro brand. Ciò conferma, in ogni caso, che PapaMango comincia ad essere riconosciuto".



L'impresa messinese concima le sue 1.000 piante di Kensington Pride - situate davanti al mare - con la pollina che producono le proprie galline allevate all'aperto, in ambiente sicuro. Mentre i singoli frutti sono maturati dentro a speciali sacchetti trasparenti, che trasferiscono loro la giusta luce naturale del sole e li proteggono da patogeni e intemperie. "Il risultato è un mango che amo definire sartoriale, in quanto ogni pezzo è sempre diverso dall'altro a livello estetico. Non eseguiamo cerature o stufature in post raccolta, ma andiamo a pulire i manghi con stracci lavati a secco", aggiunge l'imprenditore.

Come detto la stagione di PapaMango sta andando molto bene. "Adesso siamo nel pieno dell'attività e la domanda è forte - conclude - La stagione di Kensington Pride proseguirà fino al 10 ottobre, per una produzione prevista di 15mila chili. A questa cifra dobbiamo aggiungere i 400-500 chili di altre varietà di mango, tra cui Kent, Sensation e Glenn, che non sono ancora in piena produzione”.
 
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