Pesche siciliane, dopo il ritardo campagna positiva

Il punto con l'Azienda Fontanazza: posizionate le trappole per il monitoraggio della cimice asiatica

Pesche siciliane, dopo il ritardo campagna positiva
Le difficoltà da superare in campo non sono mancate, ma a livello commerciale la campagna peschicola siciliana procede bene, sicuramente meglio rispetto a quella del Nord, dove la cimice asiatica e le anomalie del meteo hanno reso la stagione davvero difficile per i produttori.

Comunque, anche in Sicilia, si sono posizionate le trappole per il controllo di Halyomorpha halys. Lo conferma a Italiafruit News Stefania Fontanazza, giovane agronoma di 28 anni, quarta generazione impegnata nell'impresa di famiglia, l'Azienda agricola Fontanazza di Butera (Caltanissetta), tra i soci dell'Op Eco Farm.



"Alcune varietà di pesche e nettarine hanno accusato problemi dovuti ai ritorni di freddo: quest'anno non si è rispettato il normale calendario di maturazione e nei nostri frutteti i primi stacchi sono arrivati con oltre dieci giorni di ritardo - illustra Fontanazza - Non si è riusciti ad uniformare il calibro nella raccolta, si sono quindi fatti più passaggi per arrivare a una buona pezzatura. Alcune varietà, come le nettarine Venus, hanno poi subito una cascola anomala; mentre le piogge importanti hanno influenzato la pianta e la dolcezza: il grado Brix è leggermente inferiore rispetto al solito".

Queste le criticità in campo. Sul fronte della commercializzazione, invece, la giovane imprenditrice spiega di non aver riscontrato problemi. "La richiesta è rimasta costante, non c'è stato accumulo e il prodotto venduto ha potuto beneficiare della massima freschezza e qualità". L'Azienda agricola Fontanazza ha 50 ettari dedicati a pesche e nettarine, 6 alle albicocche e altrettanti alle mandorle.



Da sempre adotta la lotta integrata e, nell'ambito di una diversificazione colturale, da qualche anno ha iniziato a coltivare i kaki mela. "A ottobre partiamo con la raccolta, rispetto al pesco la gestione è più semplice - afferma Fontanazza - come calibri non raggiungiamo i livelli degli spagnoli, ma i nostri parametri di controllo fitisanitario sono differenti... Per noi è una coltura nuova, ci sembra interessante, il consumatore apprezza e ha una richiesta costante durante la campagna".

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