Ferretto nelle patate, situazione drammatica

Ferretto nelle patate, situazione drammatica
Al pari di altri casi eclatanti emersi negli ultimi anni (Cimice asiatica, Xyllella fastidiosa, Drosophila Suzuki) anche per l’Agriotes litigiosus, comunemente detto “ferretto”, la dimensione del problema sta assumendo dimensioni drammatiche per moltissime aziende agricole italiane, che vedono la propria produzione gravemente danneggiata, con perdite che in alcuni casi raggiungono il 70% del raccolto.

La continua e progressiva eliminazione di principi attivi utilizzati nella lotta agli elateridi, in assenza di valide alternative, ha lasciato, di fatto, i produttori privati di armi di contrasto, portandoli inevitabilmente ad abbandonare la coltivazione delle patate.

Matteo Todeschini,
presidente di Agripat non usa giri di parole: “Una risoluzione al problema ferretto non è più procrastinabile. Temo non si stia cogliendo appieno la gravità della situazione, tale da minare pericolosamente la sopravvivenza del comparto nazionale delle patate”.

Todeschini estende un appello al mondo politico: “Urge un tavolo di crisi che coinvolga, oltre ai rappresentanti della filiera, il Mipaaft e le Regioni interessate, per valutare le misure ed iniziative da mettere in campo. Migliaia di produttori agricoli colpiti dai danni del ferretto aspettano una risposta immediata , perché come recita un vecchio detto, mentre il medico pensa, il malato muore”.

“Se le risposte tarderanno ad arrivare - continua Todeschini - assisteremo all’inevitabile incremento dell’importazione di patate dall’estero, che già ad oggi, con oltre 600.000 tons, rappresenta circa il 30 % del fabbisogno nazionale, oltre ad un progressivo arretramento della produzione nazionale, con inevitabili ricadute negative, economiche e sociali".

Fonte: Centro di Documentazione per la Patata - Cepa