Consorzio Vog, raccolto 2019 con mele di qualità

Consorzio Vog, raccolto 2019 con mele di qualità
Dopo una annata 2017/18 terminata in anticipo per mancanza di prodotto, il Consorzio altoatesino Vog ha vissuto una stagione 2018/19 contraria ed estremamente complessa, con prezzi crollati in autunno a causa di un raccolto europeo estremamente abbondante. “Se le previsioni 2019 saranno confermate, e se effettivamente mancherà il 40% della produzione in Polonia, ritorneremo ad una annata in equilibrio - commenta il direttore Gerhard Dichgans - Il nuovo raccolto in Alto Adige si prospetta di buona qualità, con volumi in linea con la stagione passata, anche se purtroppo con calibri più piccoli”.

Per quest’anno, le stime del raccolto europeo – presentate ad inizio agosto durante Prognosfruit in Belgio – capovolgono i dati di partenza della stagione scorsa: con un raccolto previsto di 10,5 milioni di tonnellate, cioè il 20% in meno, mancano 2,7 milioni di tonnellate in confronto al 2018. Questo è dovuto principalmente ad un raccolto scarsissimo in Polonia, afflitta da pesanti gelate durante la fioritura dei meli. 

Le previsioni nei bacini produttivi di Francia, Spagna ed Italia indicano un raccolto in aumento per seppure nella normalità, anche se con calibri medio/piccoli. In Germania infine, la stima di un meno 15%, dopo una annata di raccolto eccezionale anche nei giardini privati, non può sorprendere. 

Se confermata la previsione, il mercato autunnale delle mele dovrebbe ritornare in equilibrio. Il direttore Gerhard Dichgans è ottimista: “10,5 milioni di tonnellate in Europa sono stati sempre una specie di spartiacque, ed indicano che l’offerta di mele ritorna in linea con il potenziale di consumo. Purtroppo i calibri si attestano sotto la media, come diretta conseguenza di una primavera troppo fresca, seguita da prolungata siccità e calore nei mesi estivi. Mancheranno dunque i calibri maggiori, mentre abbondano i calibri medio piccoli. Il mercato se ne accorgerà presto, con una forbice prezzi molto aperta tra le singole pezzature. Resta qualche punto interrogativo - prosegue il Direttore - sul reale ammontare del raccolto della Polonia, che da solo vale quasi il 25% del totale europeo. Ma se i prezzi per il prodotto destinato all’industria hanno già incominciato a lievitare, questo è un segnale che qualcosa di grave è successo”.

Per le cooperative associate, il Consorzio Vog prevede un raccolto di mele da tavola pari a 525.000 tonnellate, praticamente uguale alla stagione passata, ma lontano dalle cifre registrate nelle annate d’eccezione come il 2016, quando furono raccolte oltre 600.000 tonnellate di mele da tavola. Il raccolto della Gala è iniziato con un leggero ritardo di 5-7 giorni, entrando nel pieno dopo ferragosto. I frutti sulla pianta si presentano bene per qualità e maturità non troppo avanzata, le giornate più fresche nella prima settimana di agosto hanno aiutato notevolmente la colorazione, ottimale per i cloni nuovi. L’accrescimento dei frutti è stato rallentato dalle settimane calde di luglio e ritorna ai livelli dell’annata 2017, contraddistinta da piccoli calibri.



“Se analizziamo le stime per varietà - afferma Dichgans - la Gala per il nostro gruppo è la prima per volume, stimata a 125.000 tonnellate con un incremento del 15%, anche perché la stagione passata abbiamo perso volumi notevoli a causa delle grandinate. La Golden Delicious retrocede ancora e, con 105.000 tonnellate, si porta a più di un -10%. Red Delicious, Braeburn e Granny Smith sono vicine ai volumi della stagione scorsa.  E ritorna finalmente a una buona resa la Fuji - dopo una stagione in alternanza - con un aumento del +30%”.

Buone le prospettive per le mele club, con un incremento per Pink Lady® e Kanzi®, e un grande passo in avanti per la ancora giovane envyTM, che raggiunge quasi le 3.800 tonnellate con un aumento del 30%, grazie agli impianti messi a dimora negli anni precedenti.

Cresce il raccolto di mele biologiche, stimato a 25.000 ton, grazie anche all’arrivo di nuovi produttori che hanno terminato il periodo triennale di conversione: nel bio spiccano le varietà di punta Gala, Braeburn, Pinova/Evelina® e Cripps Pink/Pink Lady®. In prospettiva, agli attuali 650 ettari a produzione biologica dovrebbero aggiungersi 300 ettari di nuove superfici, per raggiungere entro 3 anni un totale di circa 1.000 ettari, sottolineando quale importanza lo sviluppo della produzione biologica e biodinamica abbia all’interno della strategia aziendale del Consorzio.

“Punto dolente per l’inizio campagna saranno gli stock in Italia di mele Golden del vecchio raccolto, ancora importanti, che andranno a sovrapporsi al nuovo raccolto di mele fresche in arrivo - commenta Dichgans - Ma stanno già arrivando le prime richieste per le Gala appena raccolte, e per questa varietà prevedo un mercato molto attivo fin da subito. D’altro canto, un raccolto europeo sotto alla media garantisce l’equilibrio tra domanda e offerta, e lascia ben sperare per i nostri produttori, che si aspettano un ritorno alla redditività. Iniziato ora il raccolto, le prossime 15 settimane saranno cruciali: il rispetto delle finestre di raccolta per ogni varietà e zona microclimatica saranno la chiave di successo per portare in cella un prodotto al giusto stadio di maturazione e con buona conservabilità. I nostri produttori ne sono pienamente coscienti. Sono convinto - conclude il direttore - che la nuova stagione possa evolversi positivamente e far dimenticare i risultati deludenti dell’annata precedente”.

Fonte: Ufficio stampa Vog