Frutta esotica, l'annona si sviluppa in Calabria

I giovani agricoltori scendono in campo. Il progetto della startup Edulè

Frutta esotica, l'annona si sviluppa in Calabria
Frutti esotici sì, ma made in Italy. Negli ultimi anni, principalmente a causa del cambiamento climatico, accanto alle coltivazioni che da sempre contraddistinguono l'ortofrutta della penisola, stanno prendendo sempre più piede colture che fino a qualche tempo fa erano piuttosto rare se non addirittura sconosciute. Secondo uno studio della Coldiretti si è passati da pochi ettari piantati con frutti tropicali ad oltre cinquecento ettari, con un incremento di sessanta volte nel giro di soli cinque anni. Il tutto grazie soprattutto all'impegno di giovani agricoltori che hanno recuperato terreni abbandonati proprio a causa del mutamento del clima e hanno deciso di andare incontro a nuovi gusti e nuove abitudini alimentari dei consumatori.

E se in Sicilia, tra gli altri, si possono trovare mango e avocado, in Calabria a farla da padrone è l'annona, un frutto originario dell'America Centrale e del Sudamerica, presente in aree coltivate nell'areale tirrenico di Reggio Calabria da più di un trentennio. E proprio in quest'ultima regione, per la precisione a Fiumara, in provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Bellè e Francesco Anghelone hanno deciso di cogliere al volo l'occasione.

Appassionati di agricoltura ecosostenibile, di valorizzazione del territorio e soprattutto aperti all'innovazione, i due giovani agricoltori hanno dato vita al "Progetto annona" ed hanno fondato Edulè Sas"Edulè nasce nel 2017 con lo scopo di incentrare la propria mission nella valorizzazione dei prodotti migliori che la terra di Reggio Calabria offre. Oggi l'azienda si è notevolmente ingrandita: ha un paniere di circa venti prodotti ed presente in Italia in quasi tutte le regioni, oltre che in numerosi paesi europei", racconta Giuseppe Bellè.

Com'è nata l'idea di iniziare a coltivare questo frutto esotico?
"L'idea è nata perché in pochi sono a conoscenza che in Italia, unicamente nella provincia di Reggio Calabria, si coltiva la varietà di Annona cherimola oltre alle altre varietà meno comuni. E' per questo che ci siamo voluti specializzare nella coltivazione e nella trasformazione di questo frutto".

Inizialmente ci sono state delle difficoltà e oggi questa scelta ha ripagato?
"All'inizio è stata veramente dura in quanto i pochi studi condotti sul frutto non ci hanno certamente aiutato nell'iniziare l'attività. Negli anni successivi, però, tutto ciò è stato ampiamente ripagato con un'espansione territoriale molto veloce e con l'ottenimento di una qualità dei prodotti molto alta".

Qual è il clima ideale per la crescita delle piante e di conseguenza la maturazione dei frutti?
"Come già specificato, essendo un frutto di origine tropicale il clima ideale per la crescita e la maturazione del frutto è quello mediterraneo. Ma nello specifico, anche dopo svariati tentativi effettuati in altre regioni del Sud Italia, si è dimostrato che solo ed esclusivamente nella costa di Reggio Calabria trova il miglior habitat".

E per quanto riguarda le caratteristiche del terreno Giuseppe precisa che "necessita prevalentemente di terreni di medio impasto con percentuale prevalente di sabbia e limo".



Appartenente alla famiglia delle Annonaceae, l'annona è un albero da frutto a portamento espanso e di lenta crescita che di solito da adulto raggiunge i quattro-sei metri di altezza. Ha rami leggermente tomentosi di color grigio-marrone con foglie ellittiche, alterne, di colore verde chiaro.

"La fioritura - afferma Giuseppe - inizia in primavera subito dopo la caduta delle foglie ed è scalare (fino a luglio-agosto). I fiori si presentano piccoli, bianco-verdastri e profumati, ermafroditi solitamente in gruppi da due/tre". Necessita di fecondazione entomofila tramite piccoli insetti, ovvero l'impollinazione viene effettuata da piccoli insetti.

Dal fiore al frutto, che come spiega Giuseppe è maturo quando si presenta leggermente morbido al tatto e comincia a presentare delle leggere striature di colore marrone.

Quali sono le caratteristiche del frutto?
"La sua polpa morbida e cremosa di colore bianco-crema con elevato contenuto zuccherino, la presenza di numerosi semi (variabili a seconda della specie) e la sua repentina maturazione dopo il raccolto". Il peso medio dell'annona è di 210 grammi (ma può anche superare i 900 grammi).

Ma nelle piantagioni dell'azienda sono tre le varietà coltivate: Annona cherimola o Cherimoya, Atemoya - varietà Geffner ed in misura minore "una varietà nostrana ibrida che nel corso dei decenni si è pian piano sviluppata tramite incrocio tra diverse altre varietà".

Buccia, sapore e periodo di raccolta sono i tre elementi che differenziano le varie varietà. Mentre l'Annona cherimola è la più pregiata e si caratterizza per un frutto di colore verde e di forma omogenea cordiforme o conica, con buccia sottilissima ed areole omogenee mediamente depresse, l'Atemoya - varietà Geffner è una cultivar ibrida derivante dall'Annona muricata o Annona squamosa e l'Annona cherimola. La sua particolarità è quella di avere una buccia lucida ricca di escrescenze affusolate ma non appuntite.



"Il sapore è molto differente tra le varie specie: l'Annona cherimola ha sentori di banana, ananas, pera, mentre l'Atemoya ha forti sentori di latte. Va comunque detto - specifica Bellè - che il sapore di questo frutto è unico è difficilmente assimilabile ad altri".

Per quanto riguarda la raccolta, invece, per l'Annona cherimola è fissata tra il 15 settembre ed il 15 dicembre, mentre per l'Atemoya tra il primo gennaio ed il 15 marzo. Giuseppe inoltre ci tiene a precisare che "è eseguita scrupolosamente a mano, selezionando solo i frutti pronti per il consumo".

Dal punto di vista dell'irrigazione e della potatura come si deve procedere?
"Il periodo ideale per la potatura è marzo, per mantenere una forma omogenea delle piante ed evitare rotture dovute al peso. Per quanto riguarda l'irrigazione non ci sono particolari metodi o periodi, molto dipende dalla piovosità della stagione ma va comunque detto che è una coltura che necessita di acqua soprattutto in periodi di lunga siccità".

E' soggetta all'attacco di qualche organismo patogeno?
"Non è una pianta soggetta a molti attacchi patogeni, quelli più seri sono riferiti alla Glomerella ed alla Phytophthora che colpiscono prevalentemente i frutti in fase giovanile causandone marciume o mummificazione. Per combatterli - spiega uno dei due titolari dell'azienda - è necessario eliminare immediatamente le parti infette ed intervenire con ossicloruro di rame, anche se dobbiamo specificare che ad oggi le nostre piante non hanno subìto mai alcun attacco né è stato necessario adottare misure d'intervento se non quelle preventive come la potatura".

Francesco e Giuseppe non si sono fermati alla sola coltivazione. Per andare incontro alle esigenze dei consumatori, ma soprattutto per farsi conoscere sempre di più dalla Gdo, hanno deciso di andare oltre e scommettere su confetture e succhi. "Il frutto maturo si può utilizzare sia per realizzare confettura che per la produzione di purea e succhi. Ci avvaliamo di laboratori specializzati che assieme a noi, sin dall'inizio, hanno effettuato ricerche e prove per ottenere un prodotto di altissima qualità utilizzando tecniche e macchinari all'avanguardia che attualmente non sono presenti direttamente presso la nostra azienda".

Confettura extra che, aspetto non banale, viene realizzata utilizzando frutta fresca appena raccolta.



Con quale criterio scegliete i frutti da trasformare?
"In primis quello di selezionare i frutti con grado di maturazione perfetto per gradi Brix e quantità di polpa e, inevitabilmente, selezionando quei frutti che sono sì ottimi qualitativamente ma che per forma disomogenea non sono destinati alla vendita".

Ma non è finita qui. Altra carta ben giocata dai giovani agricoltori è stata quella di farsi spazio anche nel mondo della gelateria partecipando, tra le tante altre, al Sigep (Salone internazionale gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè) di Rimini nel 2018. Ebbene sì, perché il gelato al gusto annona "è già una realtà sia in numerose gelaterie reggine che del resto d'Italia e d'Europa, seppur con numeri ancora esigui".

"Le versioni che proponiamo ai nostri partner - racconta Giuseppe - sono principalmente due: la prima realizzata esclusivamente con la purea base acqua quindi definibile più come un sorbetto, la seconda invece chiamata da noi Reggino di Calabria e realizzata su base ricotta con confettura di annona che sostituisce completamente gli zuccheri che si aggiungono normalmente e decorata con candito al bergamotto, crumble di cannolo e colatura di miele".

Da non dimenticare infine che l'annona non solo è ricercata per il suo sapore "avvolgente ed intenso", ma anche per le sue capacità nutraceutiche. Bellè informa che è ricca di vitamine, proteine, minerali, ma soprattutto di antiossidanti. Oltre ad avere una funzione energetica, migliora le difese immunitarie, ha effetto anti-age, protegge da agenti infettivi, aiuta la circolazione sanguigna, regola le funzioni intestinali, ha effetti rilassanti e combatte numerose patologie.

Nel complesso l'annona è una buona coltura da reddito?
"Generalmente possiamo oggi affermare che è una buona coltura da reddito, ma molto rischiosa per chi non ha maturato una buona esperienza sul campo".

Cosa consigli a chi vuole avviare questo tipo di coltivazione?
"Come già specificato è coltivabile esclusivamente nella zona costiera di Reggio Calabria, in più è necessario fare esperienza prima di avviare la coltivazione".

Autore: Giulia Romualdi

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