Azienda ortofrutticola vittima di una truffa informatica

Azienda ortofrutticola vittima di una truffa informatica
Una maxi truffa informatica, per migliaia di euro, è stata scoperta dalla polizia messa a segno nei confronti di una delle più grandi aziende ortofrutticole attive ad Aprilia e Cisterna di Latina, nonché di un’altrettanto importante ditta di autotrasporti con sede in provincia di Salerno. Le indagini sono state condotte dalla Sezione Anticrimine del Commissariato di Cisterna che ha identificato l’autrice del raggiro, membro di “un sodalizio criminoso formato da esperti informatici moldavi e truffatori campani”.

La truffa è riconducibile alla particolare metodologia criminale “Business email compromise”, traducibile come “Posta elettronica compromessa”. Questo crimine informatico, spiegano dalla Questura di Latina, “si sviluppa attraverso una sofisticata tecnica di hackeraggio che permette ai cyber criminali di intercettare la corrispondenza elettronica di un’azienda. Una volta intercettata una trattativa in corso da parte di un’azienda, gli hackers sostituiscono i messaggi originali con altri del tutto simili e credibili, sostituendo le coordinate bancarie su cui fare il bonifico per i pagamenti”.

Nello specifico l’azienda ortofrutticola apriliana aveva stabilito trattative e consolidati contratti per movimentare quintali di kiwi e ortofrutta verso il nord Europa con l’azienda di trasporto campana. “Proprio a tale ultima azienda - prosegue la Questura - i criminali si sono informaticamente sostituiti producendo ed inviando mail del tutto credibili nelle quali veniva però indicato come iban di bonifico un conto rivelatosi poi estraneo alla disponibilità dell’azienda”.

Solo dopo venti giorni dall’avvio della truffa è stato scoperto l’inganno. Infatti, intestataria effettiva del conto collettore, del quale è stato chiesto il sequestro alla Procura di Napoli Nord, è risultata una donna ucraina di 38 anni residente a Pozzuoli, nota alle forze dell’ordine per reati specifici. I reati contestati vanno dall’accesso abusivo a sistema informatico, alla violazione di corrispondenza, alla falsificazione del contenuto di comunicazioni informatiche: moderni comportamenti criminali, strumentali al più classico reato di truffa.

Fonte: LatinaToday.it