Pere estive, le aste partono con prezzi medio alti

Produzione scarsa e danni da cimice asiatica. Roncarati (Coferasta): non sarà una campagna facile

Pere estive, le aste partono con prezzi medio alti
Prezzi medio alti per le pere estive emiliano-romagnole: presso le aste giornaliere di Coferasta, infatti, i produttori delle varietà Carmen e Santa Maria stanno riuscendo a portare casa dai 75 ai 95 centesimi di euro il chilo, a seconda delle caratteristiche qualitative delle singole partite. 

"Noi abbiamo iniziato a commercializzare le pere da tre settimane - spiega a Italiafruit News Gabriele Roncarati, import-export manager di Coferasta - Per ora stiamo trattando Carmen e Santa Maria; quest'ultima è una varietà che viene richiesta soprattutto dagli operatori che puntano sull'esportazione in Nord Europa e Germania. Dalla prossima settimana, poi, andremo ad inaugurare la campagna delle Williams”.

In questa stagione, le quantità di Carmen e Santa Maria esposte nelle sale di Coferasta sono inferiori di circa il 30% rispetto al normale. Si può notare, in linea generale, una prevalenza delle pezzature medio-piccole

"Quest’anno la qualità organolettica ed estetica delle pere precoci non è il massimo. Abbastanza diffusi sono i danni da cimice asiatica, che ci stanno creando problemi nella fase di quantificazione dello scarto". Di conseguenza, “le quotazioni sono assolutamente buone: il prodotto, in questi giorni, viene battuto all'asta a prezzi compresi tra 80 centesimi e un euro il chilo”.

Per quanto riguarda la varietà Williams, la cui raccolta in Emilia-Romagna è appena iniziata, Coferasta si aspetta di vedere le stesse condizioni qualitative di Carmen e Santa Maria. “Ci stiamo addentrando in una campagna pericola non facile - conclude Roncarati - Bisognerà comprendere, in particolare, quali livelli di qualità e quantità si riusciranno ad avere con l'Abate Fétel e la Conference da fine agosto in avanti”.

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