Pan, via alla consultazione: «No a limiti troppo severi»

Fitosanitari, la parola ai cittadini. I timori di Alleanza delle cooperative

Pan, via alla consultazione: «No a limiti troppo severi»
Una consultazione importante su un tema delicato, destinato ad avere inevitabili ripercussioni sul futuro dell’agricoltura e dell’ortofrutticoltura: il ministero della Salute ha aperto giovedì il “confronto” pubblica sulla “revisione” del Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei fitosanitari adottato per la prima volta cinque anni fa. Il Pan viene aggiornato periodicamente secondo quanto previsto dalla Direttiva 2009/128/CE e dal decreto legislativo n. 150 del 14 agosto 2012.

Durante la fase di consultazione, che si concluderà il 15 ottobre, è disponibile la bozza di Piano sui siti istituzionali dei ministeri delle Politiche agricole, dell’Ambiente e della Salute per consentire a chiunque voglia partecipare (associazioni, portatori di interesse, istituzioni, enti di ricerca, imprese e singoli cittadini) di trasmettere osservazioni sulla bozza. Tutti i contributi pervenuti saranno valutati per la stesura definitiva del nuovo Piano che verrà successivamente inviato alla Commissione europea.

La nuova proposta di Piano di azione quinquennale, il cui cammino appare in ritardo rispetto al termine previsto per la conclusione dei lavori (fine 2019) sostituisce integralmente quello attualmente in vigore. Viene definita “poco coraggiosa” da alcune associazioni ambientaliste ma, di contro i timori, da parte dei produttori, non mancano. 



I temi principali riguardano la fissazione di obiettivi quantitativi per dare seguito alle richieste in materia della Commissione Ue (ad esempio un aumento del 60% della superficie agricola condotta con metodo bio e un più 30% di superficie condotta secondo lo schema volontario di produzione integrata), l’uso dei prodotti fitosanitari nelle superfici agricole adiacenti alle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili o adiacenti alle abitazioni, la disciplina del rapporto tra aziende agricole per evitare la contaminazione delle colture confinanti, la ricerca di una armonizzazione e sinergia tra previsioni Pan e futura Pac.

Dice Davide Vernocchi, coordinatore ortofrutta Alleanza cooperative agroalimentari e presidente di Apo Conerpo: “Non vorremmo che si arrivasse a un Pan soffocante per chi fa impresa e lavora nei campi; serve trovare il giusto equilibrio tra sostenibilità economica e ambientale”. Qualsiasi “rigida“ limitazione derivante da fasce di rispetto e da liste di prodotti ammessi, in particolare, considerate anche le crescenti emergenze fitosanitarie, può condizionare, anche pesantemente, la possibilità di realizzare una difesa efficace con ripercussioni sulla redditività - già difficile - delle imprese agricole.
 
No a limiti troppo severi sui fitofarmaci, insomma. Perché il rischio dell’abbandono dei terreni, complici le numerose emergenze legate a insetti e repentini cambiamenti meteorologici, è dietro l’angolo.

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