Pdl bio, Mammuccini: bene il marchio nazionale

Pdl bio, Mammuccini: bene il marchio nazionale
FederBio, la Federazione che dal 1992 tutela e valorizza lo sviluppo dell’intera filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica, esprime soddisfazione al termine dell'audizione in Commissione Agricoltura del Senato sulla Proposta di legge (pdl) sull’agricoltura biologica, già approvata a grande maggioranza dalla Camera dei deputati. Hanno partecipato all'audizione Maria Grazia Mammuccini, neo presidente di FederBio e Paolo Carnemolla, Segretario Generale della Federazione.

"Riteniamo estremamente importante che l'agricoltura biologica sia riconosciuta come attività economica di interesse nazionale e che siano valorizzate le funzioni ambientali ed economico-sociali. Molto positiva anche l’introduzione del marchio biologico italiano che contribuisce a consolidare le coltivazioni, dando più forza ai produttori agricoli nazionali" ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio. 

"Il proposta di legge contiene strumenti e proposte che favoriscono e sostengono la fase di conversione al biologico: in 7 anni, dal 2011 al 2017, la superficie agricola bio è aumentata del 71%, mentre le vendite di prodotti da agricoltura biologica in Italia (rilevati dall'osservatorio di Nomisma su dati Nielsen/Assobio) registrano un incremento dell’8% anche nel 2018, con un giro di affari globale di oltre 5 miliardi e mezzo. Quindi un settore economico importante, che va strutturato con strumenti utili a sostenere una crescita di questa natura e a garantire il rispetto dei valori fondanti del vero biologico".

"Rilevante il punto relativo alla ricerca, all'innovazione e alla formazione - prosegue Mammuccini - che è strategico per il futuro e l’articolo relativo ai distretti bio che si stanno diffondendo in tutto il Paese e l’attivazione di strumenti d’integrazione tra produttori e operatori della filiera biologica, a partire dal riconoscimento dell’interprofessione. L'unico punto che manca è il coordinamento del Piano d’azione previsto dalla legge col piano strategico nazionale sulla Pac, che dovrà essere redatto, e con il piano d'azione nazionale per la riduzione dei prodotti fitosanitari, perché integrare le programmazioni è fondamentale anche per integrare le risorse. Una veloce approvazione della legge sull'agricoltura biologica consentirebbe di mettere subito in campo questo strumento per orientare anche il Pan e il piano nazionale strategico sulla Pac che sono imminenti”. 

Fonte: Ufficio stampa FederBio