Caldo record, la frutta svizzera sbanda

Problemi di maturazione e colore per le drupacee, filiera in crisi

Caldo record, la frutta svizzera sbanda
Choc termico, in Svizzera la frutta estiva non matura come dovrebbe. E il settore soffre. L’ondata di caldo eccezionale (temperature oltre i 30 gradi, la scorsa settimana, vale a dire il doppio di quelle medie del mese, pari a circa 15 gradi) frena lo sviluppo delle drupacee: albicocche e ciliegie surriscaldano e soffrono di "scottature". Problemi anche per le fragole. I frutti si "affievoliscono" e la colorazione risulta insufficiente. La raccolta, di conseguenza, non va oltre il 50% dei volumi normali e genera sofferenza anche a valle della filiera, nel periodo dell’anno in cui le richieste dei consumatori elvetici sono più elevate.



La situazione attuale viene definita dall’associazione Swisscofel “drammatica per l'intera catena del valore, dai produttori ai rivenditori, in quanto vi sono timori di significative perdite di entrate e vendite; il settore frutticolo spera che la situazione possa migliorare nel breve periodo ma le prospettive non sono buone. Servirebbe un periodo di fresco e maggiore umidità per ristorare le piante”. 

La superficie dedicata alla frutta a nocciolo ha raggiunto in Svizzera nel 2017 quota 1.700 ettari con un trend sostanzialmente stabile per albicocche (736 ettari) e ciliegie (595 ettari). Prugne e susine fanno riferimento a 328 ettari mentre la superficie coltivata a pesche e nettarine supera di poco la decina di ettari.

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