Emergenza fosfiti, dubbi di legittimità costituzionali

Andreozzi, dirigente della Sicilia: i produttori potranno impugnare il Dm 309/2011 al Tar Lazio

Emergenza fosfiti, dubbi di legittimità costituzionali
Continua a tenere banco il tema dell'azzeramento dei residui di fosfiti nei prodotti biologici. Ieri è finito sotto accusa di AssoBio e FederBio il Decreto ministeriale 309/2011 sulle contaminazioni accidentali e tecnicamente inevitabili di prodotti fitosanitari in agricoltura bio (clicca qui per leggere l'articolo). Un decreto che va rivisto, secondo le due organizzazioni di settore, in quanto danneggerebbe i produttori italiani. 

Marco Andreozzi, agronomo e dirigente in quiescenza della Regione Sicilia, ci fornisce un nuovo punto di vista sul tema: "A mio avviso, il Dm 309/2011 è da considerarsi costituzionalmente illegittimo perchè pone un obbligo per i produttori italiani per Decreto ministeriale e non per legge, violando così l'articolo 17 della legge n. 400 del 1988".



"Non essendo stato impugnato a suo tempo entro 60 giorni da chi ne aveva interesse, il Dm 309/2011 va considerato consolidato. Tuttavia - spiega Andreozzi - il produttore agricolo a cui venisse negata la lavorazione del proprio prodotto per il superamento dei limiti di contaminazione accidentale previsto dallo stesso decreto, può procedere a impugnarlo davanti al Tar Lazio per sospetta incostituzionalità".

Successivamente, il Tar dovrebbe avviare l'iter per valutare il dubbio di costituzionalità: "I giudici, se lo riterranno opportuno, invieranno il Dm 309/2011 alla Corte Costituzionale", conclude il dirigente in quiescenza della Regione siciliana. 

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