Battuta d'arresto per la crescita dei vegetali surgelati

Nel 2018 consumi domestici giù del 2,3%. Inversione di tendenza nei primi 4 mesi dell'anno

Battuta d'arresto per la crescita dei vegetali surgelati
Battuta d'arresto per la crescita dei vegetali surgelati. Lo scorso anno i consumi (retail+catering) sono diminuiti dell'1%, solo le patate hanno tenuto (+0,3%) a fronte di un comparto che chiude il 2018 con un calo dello 0,3%.

Nel 2018 sono state acquistate 838.580 tonnellate di prodotti “sottozero” (contro le 841.500 del 2017), con i vegetali (398.310 tonnellate), l’ittico (112.700 tonnellate), le patate (145.760 tonnellate) e le pizze (91.450 tonnellate) che restano tra i prodotti più amati dal consumatore. Il dato più interessante tra i consumi di frozen food riguarda il canale catering, che in valori assoluti ha superato le 315.000 tonnellate, registrando nel 2018 un +1,6% rispetto all’anno precedente; il consumo “in casa”, invece, ha raggiunto quota 523.580 tonnellate (-1,5% sul 2017). È questa la fotografia scattata dall'Istituto Italiano Alimenti Surgelati.



Se guardiamo i consumi domestici, la perdita dei vegetali è ancora più marcata (-2,3%), con le zuppe e i minestroni che arretrano di ben cinque punti percentuali.



“In linea con quanto accaduto nel comparto alimentare in generale, anche in quello dei surgelati - afferma Vittorio Gagliardi, presidente Iias - la lieve flessione emersa nel 2018 ha riguardato solo i consumi domestici, mentre il fuori casa ha registrato una importante crescita, che ha bilanciato l’andamento del mercato, mantenendo invariato il risultato finale in termini di consumi complessivi sul 2017, un anno da considerarsi eccezionale per i frozen food. I surgelati hanno confermato di essere parte integrante delle abitudini alimentari quotidiane degli italiani, non solo domestiche ma anche fuori casa, a conferma di come i prodotti sotto zero siano ormai sempre più un elemento imprescindibile anche nelle cucine dei nostri ristoranti. Di fatto - continua Gagliardi - le principali prerogative del prodotto surgelato, ovvero, l’elevata qualità e la naturalità delle materie prime, la disponibilità in ogni periodo dell’anno, gli alti contenuti nutrizionali, l’assoluta igienicità e sicurezza alimentare, hanno ormai conquistato anche gli chef e i ristoratori di tutta Italia, ricoprendo un posto importante nella cucina di alta qualità”.



Se il 2018 ha, dunque, registrato risultati tendenzialmente piatti, i primi mesi del 2019 mostrano interessanti segnali di sviluppo, che inducono a una previsione ottimistica su una possibile inversione di tendenza dei consumi alimentari nell’anno in corso. “E’ ancora prematuro – commenta Gagliardi – fare dei consuntivi, dal momento che il 2019 si è aperto in un clima di grande incertezza per tutta l’economia italiana, ma stando agli ultimi dati Istat, sembrerebbe che l’indice di fiducia dei cittadini e delle imprese ad aprile sia tornato a crescere, per cui è d’obbligo concedersi una ventata d’ottimismo. In effetti, se consideriamo i dati di consumo disponibili dei primi quattro mesi del 2019 nel comparto surgelati, notiamo un andamento positivo che fa bene sperare: i vegetali recuperano con un +0,4% sul 2018, registrando un’interessante crescita di passati/zuppe/minestroni pronti al consumo; prosegue il rilancio delle carni, in particolare bianche; le patate fermano la loro inspiegabile decrescita; l’ittico mantiene le posizioni conquistate; il mercato delle pizze così come quello dei ricettati rimangono stabili, ma strettamente connessi alla mutevole situazione economica italiana”.

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