Drupacee, la Romagna mette sul piatto il sapore

L'azienda Tozzi Frutta: la qualità organolettica ci sta sorprendendo. Al via le raccolte di Big Bang

Drupacee, la Romagna mette sul piatto il sapore
Mercato pesante per le pesche, fluido per le nettarine, in decisa crescita per le albicocche. Questa la fotografia che scatta la Tozzi Frutta, società romagnola che dispone di un magazzino di confezionamento a Forlì e che commercializza i suoi prodotti nel canale della Gdo europea. L’azienda, finora, ha distribuito soprattutto pesche e nettarine del Sud Italia. Ma, in questi giorni, sta passando alle drupacee locali che provengono non solo dagli appezzamenti dell'azienda agricola familiare, la Frutteti di Tozzi - circa 100 ettari a Forlì - ma anche da agricoltori partner.

“Le prospettive per il prosieguo della campagna sono positive - spiega a Italiafruit News l'imprenditore Cristian Tozzi - La qualità organolettica dei frutti in raccolta mi sta sorprendendo: non pensavo che dopo le abbondanti piogge di maggio, potessimo arrivare agli standard attuali. Il sole caldo di giugno ha fatto bene ai prodotti. Inoltre, la merce che ci apprestiamo a staccare in Romagna sarà saporita, a partire dalle nettarine Big Bang (le raccolte in pianura inizieranno tra oggi e domani, ndr) e dalle albicocche Pinkot. Confidiamo che possa rimanere il bel tempo".


Cristian Tozzi

"In questa fase, di certo, le vendite di pesche sono molto scarse e le giacenze di prodotto del Sud sono abbondanti. Di conseguenza, i prezzi ne stanno risentendo" evidenzia ancora Tozzi. "Le nettarine stanno registrando invece una domanda fluida, con quotazioni elevate per i calibri più grossi. In generale sembra che la campagna peschicola sarà caratterizzata da prezzi molto differenti tra i prodotti di piccolo calibro e quelli più sostenuti. Le albicocche, dopo un inizio un po' balbettante, si stanno riprendendo grazie all'aumento delle richieste".

Sono tre i mercati europei che, per il momento, si sono dimostrati particolarmente ricettivi: la Repubblica Ceca, la Germania e l'Austria. "L'estero rappresenta circa il 60% del nostro fatturato relativo alla frutta estiva - conclude Tozzi - Un calo della domanda, purtroppo, si riscontra in Svizzera, dove la Spagna ha conquistato spazi con le proprie albicocche".



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