Le pere cadono. E l'avvenire è pieno di incognite

La raccolta 2019 avrà pezzature disomogenee. Leonesi: vendite al top per il prodotto sudafricano

Le pere cadono. E l'avvenire è pieno di incognite
L'avvenire è pieno di incognite per le pere dell'Emilia-Romagna, regione che concentra circa il 65% della produzione italiana di questo frutto. La cascola precoce ha già interessato gran parte dei pereti ferraresi e a macchia di leopardo quelli bolognesi, modenesi, ravennati. Pare che l'Abate Fétel, detta anche la "regina delle pere", sia stata una delle varietà più colpite da questo fenomeno.

"Ancora è presto per stimare l'entità del calo produttivo e non bisogna creare allarmismi. Ma si può certamente dire che la produzione emiliano-romagnola sarà di molto inferiore all'anno precedente. Di sicuro, poi, la prossima raccolta sarà caratterizzata da pezzature molto disomogenee tra le varie aree di coltivazione", spiega a Italiafruit News Maicol Leonesi dell'omonima società di Vignola (Modena), specializzata da più di 60 anni nel commercio di pere a livello europeo.

La fotografia delle campagne non è di quelle felici. C'è da dire, però, che il clima freddo del mese scorso ha incentivato la vendita di pere controstagione. "A maggio la campagna del prodotto sudafricano è andata molto bene, dal momento che siamo riusciti ad allungare il calendario commerciale di due o tre settimane rispetto al normale. La pera del Sudafrica, di buona qualità, ha infatti sostituito le prime pesche, albicocche e ciliegie italiane, fortemente danneggiate dal maltempo".



Nei prossimi giorni, la società Leonesi chiuderà la stagione pericola. E' giunto quindi il momento di stilare un bilancio. "A inizio campagna ci aspettavano di più dal punto di vista commerciale, ma nel complesso possiamo ritenerci abbastanza soddisfatti - sottolinea Leonesi - Il prodotto italiano che abbiamo gestito non ha avuto problemi di qualità e conservabilità. E questo è stato possibile anche grazie agli investimenti tecnologici. Quest'anno, infatti, abbiamo introdotto una nuova macchina calibratrice della Zetapack che ci ha consentito di lavorare anche i frutti più delicati".

L'azienda emiliana, in questo momento, commercializza anche le patate novelle siciliane e pugliesi. Da luglio, poi, inizierà a distribuire i tuberi bolognesi. “Le prime scavature, in programma a inizio luglio, ci diranno se la pioggia abbondante di maggio ha inciso sulla qualità delle patate bolognesi".

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