Un'alleanza globale contro gli impianti illegali di uve

Arra, Ifg, Snfl e Sun World creano la società The Breeders' Alliance per difendere i produttori

Un'alleanza globale contro gli impianti illegali di uve
Rafforzare i controlli sulle piantagioni illegali di varietà licenziate. A questo scopo quattro dei principali breeder mondiali di uva da tavola - Arra, Ifg, Snfl (Special New Fruit Licensing),(International Fruit Genetics) e Sun World Innovations - hanno costituito la società The Breeders' Alliance Co. Ltd che si occuperà di proteggere gli interessi di costitutori, produttori e rivenditori di cultivar protette. 

Come riporta Eurofruit, l'alleanza internazionale è stata annunciata questo mercoledì a Londra durante la prima edizione del Global Grape Summit, evento che ha riunito i maggiori operatori del settore dell'uva da tavola provenienti da tutto il mondo.

"Lo sviluppo di nuove varietà è costoso e dispendioso in termini di tempo. E' vitale che le piantagioni illegali siano ridotte al minimo", ha detto Duncan MacIntyre, managing director di Snfl. "I breeder devono assicurarsi di ottenere un ritorno sull'investimento, mentre i produttori di varietà licenziate non possono permettersi di vedere i loro vicini coltivare illegalmente le stesse cultivar".


Un momento del Global Grape Summit 

La nuova società, come ha evidenziato MacIntyre, condividerà l'intelligence sulle accuse di violazione e investirà nella sorveglianza dei rivenditori per frenare le illegalità. I titolari dei diritti delle varietà protette hanno il potere di agire contro qualsiasi parte che violi la loro licenza, compresi i retailer. 

Attraverso la nascita di The Breeders' Alliance Co., i quattro breeder sperano di incentivare i Governi dei Paesi produttori di uva da tavola ad adottare controlli più rigorosi. "Ci sono coltivatori in molti Paesi che possono avere accesso alle migliori varietà, perché i loro Governi non hanno adottato le misure appropriate per proteggere noi breeder - ha specificato MacIntyre - Si tratta soprattutto di proteggere i coltivatori che pagano le royalties per le nostre varietà".

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