«Ecco il nostro nuovo approccio all'innovazione»

Riccardo Vanelli, Ad Syngenta Italia: tuteliamo l'ambiente e l'esportabilità dell'ortofrutta

«Ecco il nostro nuovo approccio all'innovazione»
Syngenta spinge l’acceleratore sull’innovazione in chiave di sostenibilità. L’azienda, leader a livello mondiale nell'agribusiness, ha scelto la cornice del Food & Science Festival di Mantova (17-19 maggio) per presentare in Italia il suo nuovo approccio all’innovazione, risultato di un lungo lavoro di confronto con gli stakeholder del settore agricolo. C’è la voglia e la necessità di cambiare passo. “Abbiamo effettuato negli ultimi anni più di 150 momenti di confronto con più di 350 stakeholder a livello globale per cercare di capire qual era il loro punto di vista in termini di evoluzione dell'agricoltura sostenibile. Alla luce di questa consultazione, abbiamo concluso che è necessario accelerare l'innovazione. Perché il mondo sta cambiando a una velocità estremamente rapida”, ha spiegato a Italiafruit News Riccardo Vanelli, amministratore delegato di Syngenta Italia.

“Sono mutate le esigenze della società e sono aumentate le sfide per gli agricoltori - ha sottolineato - Si pensi all'erosione del suolo, al cambiamento climatico, alla mancanza di biodiversità. Ma anche il consumatore stesso chiede qualcosa di diverso ed è molto più consapevole rispetto al passato. Questi aspetti ci hanno portato ad avere la necessità di velocizzare il passo della nostra innovazione”.

Su quali basi si focalizza questo nuovo approccio all’innovazione di Syngenta? 
Abbiamo identificato tre aree di attenzione. La prima è la ricerca e sviluppo, che non sarà solo orientata alle esigenze dell'agricoltore, il nostro principale interlocutore, ma anche a quelle della società e dell'ambiente. La seconda area è la massima riduzione dei residui di agrofarmaci sia sulle colture che nell'ambiente. In questo caso vogliamo lavorare con la food value chain per ridurre ulteriormente i livelli di residuo, garantendo comunque l'aumento di produttività funzionale a un corretto protocollo di utilizzo di agrofarmaci. Il terzo tema, infine, riguarda gli investimenti: devono essere più mirati e funzionali non solo alle richieste dell'agricoltore, ma - ancora una volta - alle esigenze dell'ambiente e dell'opinione pubblica. 

Gli operatori del settore ortofrutta, quindi, cosa si devono aspettare da Syngenta e dai vostri prodotti/brand?  
Lavoreremo intensamente sulla ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti, tendendo conto di nuovi parametri più stringenti. Un altro aspetto importante saranno i protocolli di coltivazione, in modo particolare per quello che riguarda i livelli di residuo. In questo caso riteniamo che un'agricoltura integrata, con una componente di protezione sia chimica sia biologica, può essere la soluzione in chiave di sostenibilità. Nel 2020 lanceremo un nuovo bio-fungicida, Taegro, che messo in strategia con altri principi attivi garantisce un controllo delle malattie importante sulle colture orticole e la vite. Gli investimenti si rivolgeranno anche alla formazione dell’agricoltore, per minimizzare i rischi di inquinamento puntiforme, e all'agricoltura 4.0. Andremo infatti a introdurre strumenti digitali che saranno in grado di favorire l'esportabilità delle produzioni ortofrutticole. Un esempio già molto diffuso sull’uva da vino (25mila ettari), che da quest'anno stiamo sperimentando sull'uva da tavola, è il Grape Quality Agreement

In pratica, con il vostro lavoro, favorirete l’export di uva italiana nel mondo…
Sì. Grazie a un particolare strumento applicativo, che si chiama eMAT, abbiamo la possibilità di elaborare dei protocolli di coltivazione integrati che danno la garanzia al produttore dell'esportabilità. Il Grape Quality Agreement garantisce la sicurezza di esportabilità in base ai requisiti sia dei Paesi che ricevono l'esportazione sia delle catene distributive che settano standard legati ai residui ancora più stringenti. Ma non ci vogliamo fermare qui. La prossima frontiera del Grape Quality Agreement sarà l'estensione alle colture orticole, in collaborazione con la food value chain e la distribuzione organizzata.

Nella foto: la stretta di mano tra Riccardo Vanelli (a sinistra), Ad di Syngenta Italia e Franco Manzato, sottosegretario Mipaaft durante il Food & Science Festival 2019 di Mantova

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