Vento sulla Puglia, grandine al Nord

Danni agli impianti di uva da tavola. Stato d'emergenza in Veneto

Vento sulla Puglia, grandine al Nord
Il ponte del 25 aprile si porta dietro una scia di danni causati dal maltempo. Se la Puglia è stata sferzata dallo Scirocco, il nord ha dovuto fare i conti con violente grandinate e improvvise bombe d'acqua. E l'agricoltura paga il conto dei capricci del meteo.

Il vento forte ha colpito soprattutto la provincia di Bari, dove nei vigneti di uva da tavola sono stati sradicati i teloni di copertura. I danni, da una prima stima fatta dall'assessore regionale all'Ambiente, Gianni Stea, oscillano tra 5 e 10mila euro all'ettaro. Il politico nei giorni scorsi ha raccolto l'appello di decine di imprenditori agricoli alle prese con questa ennesima ondata di maltempo, che si è abbattuta sui campi coltivati con raffiche di vento fino a 100 chilometri all'ora.

"Per quanto di competenza del mio assessorato - ha aggiunto - si sta valutando la possibilità di intervenire per lo smaltimento dei teloni distrutti", ora rifiuti speciali ma il loro uso "resta fondamentale per proteggere le coltivazioni dalle sempre più frequenti ondate di maltempo. Sono un imprenditore agricolo e ben conosco, vivendole quotidianamente, le difficoltà, anche di estrema gravità, che da anni ormai attraversano il comparto, in particolare nel Mezzogiorno".

Per l'assessore è "fondamentale che tutti i rappresentanti delle istituzioni - dai Comuni, cui spetta la presentazione delle istanze, agli uffici provinciali dell'agricoltura e all'assessorato regionale alla risorse agroalimentari fino al Ministero - si occupino al più presto di questa ennesima tragedia che si è abbattuta sui vigneti pugliesi, superando celermente tutti gli intoppi burocratici affinché in tempi strettissimi si passi dalla verifica dei danni al risarcimento vero e proprio agli agricoltori".

Da Adelfia il produttore Costantino Pirolo ha affidato il suo sfogo a un video pubblicato su Facebook, che ha raccolto migliaia di visualizzazioni. "Stare sotto il cielo è il rischio di questo mestiere", commenta davanti a un vigneto danneggiato dallo Scirocco.

Anche Uvitaly, lo strumento di certificazione promosso da Apoc, conferma i problemi causati dallo Scirocco. "I forti venti della scorsa settimana - è scritto sulla pagina Facebook di Uvitaly - spirati su tutto il Sud Italia, hanno messo in seria difficoltà le strutture a serra poste a protezione dei vigneti. Alla data ordiena, molti di questi sono stati prontamente riparati perché è importante, in questo momento vegetativo, avere le piante protette dai teli in plastica per ottenere una buona fioritura e quindi un buon raccolto".



Cia Levante e Confagricoltura Bari hanno trasmesso una nota al Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia per segnalare i danni da avversità atmosferica subiti nei giorni 22, 23 e 24 aprile 2019 a causa del forte vento.
In particolare, nei Comuni di Casamassima, Conversano, Noicattaro e Rutigliano "si sono verificati - si evidenzia nella nota - estremi fenomeni di vento forte che stanno mettendo a repentaglio le colture da uva da tavola, con danni alle strutture, rottura dei teli di plastica utilizzati per la copertura dei vigneti di uva da tavola, rottura dei fili zincati, e danni strutturali alle piante da frutto (albicocche, ciliegie, mandorle...) e conseguente compromissione delle produzioni. Cia Levante e Confagricoltura, quindi, ai fini degli accertamenti dei danni effettivi chiedono di attivare le procedure per il riconoscimento dello stato di calamità naturale".

A proposito di calamità il Veneto è stato pesantemente colpito da una forte grandinata e il governatore Luca Zaia ha firmato il decreto per la dichiarazione dello stato di emergenza per i danni subiti.

L'Agenzia Veneta per i Pagamenti in Agricoltura (Avepa) sta compiendo sopralluoghi nelle aree della Pedemontana veneta colpite ieri dal maltempo, per una prima verifica dei danni che le coltivazioni e il settore agricolo hanno subito. Coldiretti riferisce che è caduto uno strato di ghiaccio di 15 centimetri sui vigneti del Prosecco in Veneto, in particolar modo l'area dei comuni collinari di Refrontolo, San Pietro di Feletto e Pieve di Soligo (Treviso).

Tra il Varesotto, il Comasco e la Svizzera le forti precipitazioni hanno lasciato il segno. “E’ stato un disastro - commenta il frutticoltore Ettore Toso, di Rodero - Quest’anno, la produzione di frutta del mio meleto sarà irrimediabilmente compromessa: anche tutti gli altri alberi da frutto sono rovinato, e oltre al danno la beffa: avevamo avuto una fioritura anticipata ma straordinariamente promettente. Tutto cancellato in dieci minuti”.

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