Assomela: vendite vivaci a marzo

L'aggiornamento su giacenze e quotazioni. Ma, per il futuro, resta l'incognita Polonia

Assomela: vendite vivaci a marzo
Vendite di mele vivaci a marzo, in particolare per le varietà Gala e la Red Delicious. La quantità decumulata dalle Op italiane di mele ha infatti superato le 220mila tonnellate, portando così le giacenze a 392.395 tonnellate alla data del primo aprile 2019. Ad attestarlo sono gli ultimi dati di mercato di Assomela, analizzati dal Comitato marketing durante l'ultima riunione di lunedì 8 aprile.

"Le giacenze di mele da tavola, escludendo la scorsa stagione, condizionata dalla scarsità di prodotto a causa delle gelate della primavera 2017, risultano in linea con le annate precedenti", fa sapere Assomela. Per la Golden, la varietà più rappresentativa in termini di produzione, si registra una giacenza di 368.926 tonnellate, inferiore del 6,5% alla media delle stagioni precedenti: "Persiste qualche difficoltà - sottolinea il Consorzio - per la merce non appartenente alla prima categoria, per la quale, invece, complice anche la minore disponibilità, le quotazioni sono generalmente buone e le vendite regolari".

"Sebbene le giacenze di Red Delicious siamo leggermente superiori alla norma (da considerare comunque nel quadro di una produzione particolarmente sostenuta), per questa varietà le vendite di marzo sono state soddisfacenti anche grazie all’importante sbocco rappresentato dall’India e dai principali paesi mediorientali. La Gala, come previsto dai piani di decumulo, sta terminando in queste settimane, dato che le vendite di marzo hanno fatto registrare un record, superando le 30mila tonnellate". Per la Granny Smith, infine, Assomela evidenzia che "le giacenze sono inferiori di quasi il 4% rispetto alla media 2014/16 e le vendite di marzo, come nel resto della stagione, sono state regolari". Stock e vendite sono "sotto controllo" anche per la varietà Fuji





Come osserva il Comitato marketing, "le quotazioni, rispetto alle stagioni 2014/15 e 2016/17, sono decisamente paragonabili per similarità di condizioni di mercato e in alcuni casi migliori, se consideriamo il prodotto di ottima qualità e le cosiddette nuove varietà, per le quali le quotazioni si sono assestate su livelli positivi fin da subito". 

"Resta la cosiddetta incognita Polonia che - conclude Assomela - rappresenta un competitor forte, soprattutto in alcuni mercati, con prodotti di profilo inferiore e a costi di produzione bassi che si riflettono sul prezzo finale. Su questo punto resta evidente che in futuro sarà necessario considerare l'equilibrio, o per meglio dire lo squilibrio, del mercato comunitario, ponendo limiti e condizioni nella concessione di risorse, in particolare attraverso i Piani di sviluppo rurale, a sostegno di nuovi impianti frutticoli o dei rinnovi. In tal senso una migliore conoscenza del potenziale produttivo del settore, attraverso un catasto comunitario adeguato e affidabile, pare altrettanto necessaria".

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