Le fake news che fanno male alle mele

Pesticidi nei frutti, il Codacons annuncia un esposto in Procura

Le fake news che fanno male alle mele
"Pesticidi sulle mele, esposto in Procura". E' un bel titolo da dare in pasto alla stampa generalista, non trovate? E se l'allarme arriva da un'associazione quotata come il Codacons l'effetto è quasi assicurato. Ma all'effetto sul comparto melicolo, sulle imprese che da anni lavorano e investono nell'ottica della sostenibilità, chi ci pensa?

La settimana scorsa l'associazione guidata da Carlo Rienzi ha diramato un comunicato dai toni allarmistici, una presa di posizione che è finita sull'Ansa - la principale agenzia stampa italiana - e poi diffusa da varie testate: "Pesticidi sulle mele mettono a rischio la salute, serve una legge".

La tutela dei consumatori è sacrosanta, ma cavalcare in questo modo una non-notizia a chi giova? L'associazione cita "recenti studi" non meglio specificati, e subito dopo ribadisce che "in nessun caso vengono superati i limiti massimi previsti per legge", cita il fenomeno del multiresiduo e poi annuncia che presenterà un esposto in Procura. Su quale ipotesi di reato non è dato sapersi.

Generare sospetti e allarmismi in questo modo non giova a nessuno: nè ai produttori nè ai consumatori. A sparare nel mucchio si finisce poi per colpire gli innocenti e uscite come quella del Codacons - che tante giuste battaglie ha portato avanti - ferisce un settore, come quello melicolo, che sulla sostenibilità ha investito tante risorse ed energie. Negli ultimi anni sono stati fatti progressi (clicca qui per leggere l'articolo su Trentino Frutticolo Sostenibile) e l'indirizzo del comparto è chiaro: consumatore al centro, salubrità dei frutti, tutela dell'ambiente. Lo chiedono i consumatori e le aziende hanno tutto l'interesse a lavorare con questi criteri. Dispiace che il Codacons non se ne accorga.

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