«Kiwigate? Problema interno alla Francia»

L'analisi di Giampaolo Dal Pane (Dorì): pesano i rapporti non idilliaci tra i due Governi

«Kiwigate? Problema interno alla Francia»
Continua a tenere banco l'operazione ribattezzata "Kiwigate". Fa discutere soprattutto l'informazione, diffusa dai media mondiali e contenuta nel comunicato ufficiale della Dgccrf (Direzione francese generale della concorrenza, dei consumi e della repressione delle frodi) che in Italia possiamo utilizzare sostanze attive bandite nel territorio francese. 
 
"Questa notizia legata ai fitofarmaci è poco credibile in quanto l'uso di fitofarmaci è estremamente limitato in entrambi i Paesi", commenta l'imprenditore Giampaolo Dal Pane, titolare della Summerfruit e presidente del Consorzio Dorì Europa. "A mio parere - prosegue - gli attuali rapporti istituzionali non idilliaci tra i due Governi possono aver contribuito a fare esplodere il caso".

"Nel nostro settore si parlava da tempo del fenomeno e quindi è chiaro che le autorità francesi ed i rappresentanti dei produttori abbiano deciso di ribellarsi. I produttori d'oltralpe vivono in un mercato molto protetto - fenomeno unico in Europa -, ma il Kiwigate ha senz'altro portato beneficio in primis agli importatori d'oltralpe. Direi quindi problema interno alla Francia!". 


Giampaolo Dal Pane

Il Consorzio Dorì, nel frattempo, ha iniziato la campagna commerciale del prodotto cileno. "In Europa sono arrivati, proprio in questi ultimi giorni, i primi kiwi a polpa gialla cileni per via aerea. La qualità è molto buona - evidenzia Dal Pane - In Cile abbiamo circa 135 ettari e collaboriamo con cinque esportatori. Ma contiamo di arrivare a 600 ettari nei prossimi due/tre anni".

In Italia, la produzione di Dorì interessa circa 350 ettari. "Credo che nel 2020 avremo 500 ettari sul territorio nazionale. Poi abbiamo impianti in Spagna, dove grazie alla collaborazione con Anecoop puntiamo ad arrivare ad almeno un centinaio di ettari. Altri Paesi di produzione sono Francia e Portogallo. Nella prossima stagione, infine, inizieremo a fare i primi test per produrre Dorì in Grecia".
 
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