Insalate, fine marzo da incubo

Eccesso d'offerta, prezzi in caduta libera nei Mercati. Paparello (Mof): fragole e asparagi stentano

Insalate, fine marzo da incubo
Fine marzo da incubo per le insalate e, in generale, le verdure a foglia: “I prezzi sono in caduta libera, il caldo ha fatto esplodere la produzione nelle zone più vocate causando un accavallamento e un’eccesso di offerta”, spiega a Italiafruit News Elio Paparello, grossista al Mof di Fondi. “Nei Mercati all’ingrosso si riversano ingenti quantitativi di merce e le quotazioni crollano”. Da Nord a Sud - dalla Lombardia al Lazio, dal Veneto alla Campania, Veneto - i conti, soprattutto per le insalate, non tornano da almeno un paio di settimane: gli impianti trapiantati da metà dicembre a fine gennaio sono entrati in produzione all'unisono, in anticipo di poco meno di un mese rispetto alla media. Problema analogo per altre verdure a foglia come bietole e cicorieMercoledì al Mof la quotazione delle lattughe partiva da 35 centesimi, l'indivia da 85, le bietole da 55 centesimi.



“Ma la situazione è poco allegra e i prezzi bassi - aggiunge Paparello - anche per le principali referenze primaverili come le fragole e gli asparagi del sud, provenienti prevalentemente da Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia. Il caldo degli ultimi giorni ha portato a maturazione ingenti quantitativi di prodotto nuocendo ai prezzi. Vero che le temperature miti incentivano  i consumi, ma ciò si traduce solo in parte in un beneficio per i grossisti che non hanno in mano il consumatore, appannaggio da tempo di altri canali distributivi. Vengono da noi solo quando manca prodotto e non è certo questo il momento…".


Il grossista Elio Paparello

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