Sicilia, parte la due giorni di mobilitazione

Manifestazione al Mercato di Vittoria, le richieste dei produttori

Sicilia, parte la due giorni di mobilitazione
Parte oggi in Sicilia la due giorni di mobilitazione dei produttori. Una protesta, dopo l'ultima ondata di maltempo che ha colpito l'isola, che si preannuncia pacifica ma determinata. Fulcro della manifestazione sarà Vittoria (Ragusa), con un sit-in previsto in mattinata davanti al Mercato ortofrutticolo, ma ci saranno una decina di presidi in diverse località siciliane, da Licata a Niscemi, da Gela a Santa Croce Cameriina, fino al parco dei Nebrodi.

La protesta è nata da diversi comitati spontanei, con il movimento dei Forconi che ha tirato le fila. "Non ci saranno blocchi stradali - ha annunciato il leader Mariano Ferro - ma è solo l'inizio di una grande mobilitazione che vede insieme i produttori, i sindaci e il mondo dell'autotrasporto".

I produttori della fascia trasformata stanno vivendo un momento difficile: danni alle serre e produzioni compromesse, con volumi commercializzabili ridotti. "Le nostre situazioni aziendali e familiari sono al limite della disperazione: qualcuno del Governo nazionale venga qui a vedere in che condizioni viviamo”. Questo lo sfogo di Sebastiano Cinnirella, agricoltore pachinese e componente di uno dei comitati.

A distanza di 10 giorni dell’evento che ha messo in ginocchio l'agricoltura pachinese, si comincia a delineare la quantità dei danni subiti dalle aziende serricole del comprensorio. La conta dei danni e gli accertamenti sono ancora in corso per cui non è possibile fare delle stime concrete. Di certo l’evento ha avuto un impatto determinante su molte aziende agricole che hanno subito danni di media e grave entità. Si parla di milioni di euro di danni.



“Fin dalle ore successive alla tempesta di vento che ha danneggiato l’agricoltura del comprensorio - racconta il direttore del Consorzio Pomodoro di Pachino Igp, Sebastiano Barone - siamo in contatto con enti e istituzioni. Abbiamo ricevuto la visita dell'assessore all'Agricoltura Edy Bandiera e da più enti è stato richiesto lo stato di calamità naturale: noi come Consorzio Igp, Coldiretti, ma anche dal commissario straordinario del Comune di Pachino. Emerge la gravità dei danni subiti dalle coltivazioni in serra (pomodori e zucchine in produzione, angurie e meloni in fase vegetativa); diverse sono le segnalazioni fatte dai produttori che stanno presentando agli uffici periferici della Regione, che stanno eseguendo gli opportuni accertamenti al fine di arrivare in tempi brevi alla quantificazione dei danni. D’altra parte possiamo tranquilizzare il consumatore fidelizzato del Pomodoro di Pachino Igp: il nostro prodotto sarà presente sul mercato, anche se in quantità più ridotta, mantenendo inalterate le caratteristiche organolettiche che lo contraddistinguono”.



L’appello del Consorzio è dunque di sostenere gli agricoltori attraverso l’acquisto di prodotto a marchio certificato. “Acquistare Pomodoro di Pachino Igp è da sempre sinonimo di qualità - spiega il presidente, Salvatore Lentinello - Oggi si aggiunge anche il valore del sostegno territoriale a un’agricoltura di eccellenza che è stata gravemente danneggiata e che sta subendo condizioni di mercato sfavorevoli con l'abbassamento pericoloso del prezzo di mercato che si riflette inevitabilmente sul produttore”.

Anche il Tg3 ha raccolto le difficoltà dei produttori siciliani. Qui il servizio pubblicato nei giorni scorsi.
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