Sicilia, proclamato lo sciopero dell'agricoltura

Sicilia, proclamato lo sciopero dell'agricoltura
“Due giorni di sciopero dell’agricoltura siciliana, il 7 e l’8 marzo, contro le importazioni dall’estero di prodotti che, nel breve arco di un decennio, grazie alle non regole del commercio mondiale, stanno annientando a turno tutti i settori produttivi dell’isola”. Li annunciano i Forconi di Mariano Ferro.

La decisione è arrivata dopo avere incassato nella riunione di Ucria le adesioni di molti comuni dei Nebrodi, e dopo la riunione degli arrabbiati produttori di Gela, a Niscemi, in una riunione affollata di produttori del territorio con in testa il sindaco Massimiliano Conti. Tutti ormai sono convinti del fatto che non è possibile continuare a subire i colpi di questa “guerra commerciale”, rimanendo indifferenti. Si parte, quindi, con lo stato di mobilitazione generale.

“Chiederemo l’adesione a tutte le attività commerciali dell’indotto. La Sicilia – dice Mariano Ferro – non si può permettere il lusso di dividere la vertenza latte da quella per il carciofo, per il pomodoro, per il latte o il grano. Il problema per tutti è uno, ed ha un nome i cui effetti gli agricoltori conoscono bene sulla loro pelle: globalizzazione. Importazioni sfrenate per ricattare nel prezzo il prodotto di casa nostra, colpevole assenza totale di controlli in tutti i porti di ingresso, corruzione e indifferenza istituzionale non possono che essere la ciliegina sulla torta del disastro. I prefetti, già a conoscenza della situazione dei loro territori, non possono far finta di nulla e lavarsene le mani. I sindaci, che hanno il polso della drammaticità del quadro generale, si facciano avanti. Noi iniziamo, il Governo nazionale cosa pensa di fare?”.

Infine un appello alle donne, dato che la seconda delle due giornate di protesta coincide proprio con la Giornata internazionale della Donna. “Chiediamo alle donne del mondo agricolo siciliano di scendere in campo al nostro fianco - dice Mariano Ferro - perché le mogli e le madri conoscono perfettamente le difficoltà del settore”.

Fonte: Ialmo.it